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Il presidente di Banca Ifis Ernesto Fürstenberg Fassio conferisce il Premio Bancor a Mario Draghi

Celebrare l'eccellenza

Il Premio Bancor 2025 a Mario Draghi e al direttore di “The Economist” Zanny Minton Beddoes

Il Premio nasce nel 2022 da un’iniziativa dell’Associazione Guido Carli con il patrocinio di Banca Ifis e ora si arricchisce con il conferimento di borse di studio a giovani meritevoli

Economia - di Redazione - 12 Dicembre 2025 alle 15:11

Sono Mario Draghi per l’economia e Zanny Minton Beddoes per il giornalismo i premiati dell’edizione 2025 del Premio Bancor, istituito nel 2022 dall’Associazione Guido Carli, con il patrocinio di Banca Ifis, per celebrare le personalità eccellenti nel mondo economico-finanziario riconoscendo competenza, integrità e trasparenza.

Il Premio Bancor a Mario Draghi

Il riconoscimento è stato consegnato a Draghi giovedì 11 dicembre da parte di Federico Carli, presidente e fondatore dell’Associazione Guido Carli, e da Ernesto Fürstenberg Fassio, presidente di Banca Ifis. A Draghi, inoltre, è stata dedicata una laudatio dall’attuale governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta. La giuria di Bancor ha voluto premiare l’economista, già banchiere centrale ed ex premier per la sua capacità di promuovere la cooperazione e la fiducia tra Nazioni e attori economici. Draghi succede nell’albo d’oro del Premio a Mervyn King (2022), Larry Summers (2023) e Raghuram Rajan (2024).

Le borse di studio per giovani meritevoli

Nel corso della cerimonia, è stata annunciata una delle novità più significative di questa edizione: la creazione delle “Borse Bancor”. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con Gruppo 24 Ore, Class Editori e Sky Tg 24, prevede sei borse di studio per sei neolaureati meritevoli, permettendo ai vincitori di accedere a tirocini retribuiti da 3 fino a 6 mesi presso le redazioni delle più importanti testate economico-finanziarie a partire dal primo semestre del 2026. Le Borse nascono per favorire un percorso meritocratico tra università, giornalismo e impresa: un investimento su talento e conoscenza che mira a formare una nuova generazione di professionisti dell’informazione economica, generando al contempo valore sostenibile per la società.

La missione del Premio nelle parole di Carli e Fürstenberg Fassio

«In un contesto internazionale caratterizzato da profonde incertezze, in cui il disordine globale rischia di offuscare la comprensione delle dinamiche in atto, il Premio Bancor riafferma la propria missione di offrire un orientamento saldo, rinnovando quella tradizione di rigore analitico e pragmatismo che contraddistinse il dialogo tra Guido Carli e Eugenio Scalfari», ha sottolineato Federico Carli. «Attraverso il conferimento dei riconoscimenti a Mario Draghi e Zanny Minton Beddoes, intendiamo valorizzare l’eccellenza nella costruzione istituzionale e l’integrità nell’informazione economica, ribadendo la centralità dell’analisi fattuale rispetto alla semplificazione», ha aggiunto il presidente dell’Associazione Guido Carli, spiegando che «un elemento distintivo di questa edizione è l’impegno concreto verso il futuro: con l’istituzione delle Borse Bancor, consolidiamo il sostegno al merito delle nuove generazioni, nella ferma  convinzione che la competenza e lo studio costituiscano le risorse essenziali per governare le complesse sfide del nostro tempo e tracciare una  rotta di progresso e stabilità».

«Nella sua carriera alla guida delle più prestigiose istituzioni finanziari e politiche, italiane ed europee, Mario Draghi è stato esempio di  serietà, dedizione e competenza: tutti elementi che, in contesti di grande tensione, ha messo con successo al servizio dell’Europa e del nostro  Paese. Per questo motivo, come Banca Ifis, siamo felici di conferire al professor Draghi, insieme all’Associazione Guido Carli, il Premio  Bancor 2025», ha detto Ernesto Fürstenberg Fassio. «In un mondo in cui le tensioni internazionali sono sempre più preoccupanti, le indicazioni di Mario Draghi devono essere  considerate una bussola per affrontare il presente e gestire una transizione politica ed economica verso modelli più efficienti e sostenibili. Tale esempio deve essere una stella polare anche per le nuove generazioni. Ed è per questo che crediamo nel valore delle borse di studio dedicate a giovani aspiranti giornalisti che conferiamo col Premio Bancor 2026 con l’obiettivo di incoraggiare una informazione sempre più equa, corretta e approfondita in un’epoca al servizio della società», ha concluso il presidente di Banca Ifis.

Il Premio Bancor a Zanny Minton Beddoes

Con il riconoscimento conferito a Zanny Minton Beddoes, direttore di The Economist, il Premio Bancor prosegue anche nel suo impegno per il riconoscimento delle figure di spicco del giornalismo internazionale che, attraverso il loro lavoro, incidono in maniera determinante nel dibattito pubblico. Lo scorso anno il Premio fu attribuito a Francine Lacqua, editor-at-large di Bloomberg TV.

I valori e la storia di “Bancor”

Il Premio Bancor si ispira – nel nome e nei valori – al termine “Bancor” utilizzato nel 1944 dall’economista John Maynard Keynes, in occasione degli accordi di Bretton Woods, quando i principali Paesi del mondo si preparavano a chiudere la drammatica vicenda della guerra, provando a disegnare un assetto nuovo di relazioni internazionali che evitasse il ripetersi degli orrori che avevano caratterizzato la prima metà degli anni Quaranta del ‘900. Bancor era la soluzione proposta dall’economista: una valuta sovranazionale governata dalla razionalità degli uomini per sottrarre le prospettive di sviluppo dell’intera comunità delle Nazioni all’arbitrio di una sola potenza egemone.

La proposta rimase un’utopia valutaria. Il termine Bancor non venne mai più utilizzato fino al 30 maggio 1971, quando comparve per la prima volta sull’Espresso come firma enigmatica. Uno pseudonimo che, in poco tempo, si trasformò in un successo editoriale. Gli interventi di Bancor furono attesi da economisti, politici e banchieri con crescente interesse, riportati dalla stampa estera, commentati all’università, dibattuti nel corso di alti consessi monetari internazionali e perfino oggetto di interrogazioni parlamentari. L’articolo d’esordio si intitolava “Tempesta in arrivo” e oggetto dell’analisi era proprio l’ordine monetario internazionale da cui il misterioso autore aveva tratto ispirazione per nascondere la sua identità.

Bancor espresse giudizi, valutazioni e previsioni sulla crisi che stava attraversando il gold exchange standard: meno di tre mesi dopo, infatti, Nixon dichiarò l’inconvertibilità del dollaro in oro e il sistema sancito 27 anni prima a Bretton Woods si sgretolò. Molti anni dopo l’ultimo intervento di Bancor, si scoprì che gli autori degli articoli erano Guido Carli ed Eugenio Scalfari. Ritrovando negli archivi la raccolta degli articoli di Bancor, Federico Carli ha l’intuizione di istituire il Premio Bancor, per recuperare lo spirito insito in una parola tanto ricca di suggestioni. Sulla scia segnata da Bancor, l’intento del Premio è quello di dare vita ad una riflessione sui problemi più rilevanti del nostro tempo: ogni epoca presenta le proprie difficoltà, ma la storia insegna che, confidando nella  razionalità e nell’ingegno dell’uomo, è sempre possibile trovare la strada per superare gli ostacoli.

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