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Il comunista “puro” Marco Rizzo contro Fratoianni e Piccolotti: “Stipendi da 30mila euro, penso a Marx e vomito”

Non è più di sinistra

Il comunista “puro” Marco Rizzo contro Fratoianni e Piccolotti: “Stipendi da 30mila euro, penso a Marx e vomito”

Politica - di Gabriele Caramelli - 20 Dicembre 2025 alle 13:12

L’ex comunista Marco Rizzo non ha grandi simpatie per i deputati di Avs Nicola Fratoianni ed Elisabetta Piccolotti. Lo dimostra anche il suo ultimo post in cui li attacca pubblicamente, pubblicando una foto mentre sono insieme sui banchi della Camera: «Marito e moglie. Una vera e propria “dinastia politica” domestica, dove si portano a casa oltre 30.000 € al mese». Non le manda a dire, ma d’altra parte si sa che l’ex eurodeputato cossuttiano non sopporta minimamente la nuova sinistra e tantomeno la Cgil.

Ma il suo attacco sferzante prosegue anche nelle righe successive: «Se penso a Marx che diceva “da ognuno secondo le proprie capacità, a ognuno secondo i propri bisogni” mi viene da vomitare. Ecco un altro motivo per cui non sono più di sinistra». Insomma, i progressisti si sono inimicati, nel corso del tempo, anche la vecchia guardia. Rizzo, però, non è nuovo a simili pubblicazioni sui social e in passato si è anche avvicinato alla linea trumpiana in politica estera.

Marco Rizzo prende in giro Fratoianni e Piccolotti

“Se non sei di sinistra a vent’anni non hai cuore, se non sei di destra a quaranta non hai cervello”, diceva Winston Churcill. Una filosofia di vita che Marco Rizzo sembra aver abbracciato pienamente. Forse è anche per questo che non sopporta la coalizione del campo largo. In un’intervista rilasciata al Secolo d’Italia del 29 maggio 2025 si era scatenato contro la sinistra, affermando che non sarebbe andato a votare al referendum dell’8 e 9 giugno “perché la Cgil e il Pd sono dei traditori della classe operaia. Sono loro i responsabili delle leggi che precarizzano e privatizzano, ma adesso vorrebbero fare una piccola correzione, introducendo il “Cavallo di Troia” della cittadinanza ai migranti che sarebbe un colpo ancor più duro nei confronti dei lavoratori“. Frasi piuttosto chiare, che rendono l’idea di quanto la sinistra non sia più vicina ai veri bisogni del popolo, così come provava ad intenderli una volta. Ma neanche nella prima repubblica li aveva compresi così bene, dopotutto.

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di Gabriele Caramelli - 20 Dicembre 2025