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Roberto Fico

Centrosinistra lacerato

Fico ancora senza giunta un mese dopo la vittoria in Campania: è scontro con De Luca e il Pd

L'ex numero uno di Montecitorio ha dimostrato di essere più un doroteo che un pentastellato. Le frizioni non accennano a diminuire

Politica - di Paolo Cortese - 22 Dicembre 2025 alle 13:15

Un mese dopo avere vinto le elezioni regionali in Campania, Roberto Fico non ha ancora nominato la giunta. Lo farà presumibilmente a cavallo delle feste e certamente prima del Consiglio convocato per il 29, ma il centrosinistra pare abbastanza lacerato. Com’era prevedibile. 

Divisioni con De Luca, Pd e …con tutti

A tenere banco le divisioni con il gruppo di Vincenzo De Luca, “A testa alta”, con il Partito Democratico e anche, per non farsi mancare niente, con Clemente Mastella. Il presidente stamattina ha ricevuto le delegazioni dei partiti e dei movimenti che lo hanno sostenuto. La giunta, probabilmente di undici, dovrà avere al suo interno almeno quattro donne.

I veti incrociati

I deluchiani devono incassare il no a Fulvio Bonavitacola e Luca Cascone, due fedelissimi del Rais salernitano. Che, avendo il figlio Piero segretario regionale del Pd, gioca una sorta di doppio binario. Clemente Mastella non vuole dare il nome di una donna e lo stesso Pd vuole recitare il ruolo di protagonista assoluto. Un meccanismo ad incastri che dimostra una sola cosa: Roberto Fico non ha l’autonomia che rivendicava come presidente della giunta.

Una partenza sbagliata

Farsi condizionare in questo modo dai partiti e dalle liste che lo hanno sostenuto in questo modo, certifica che Roberto Fico non ha l’autonomia che la legge sull’elezione diretta dei presidenti delle Regioni gli assegna. E’ in balia dei veti come nella migliore tradizione partitocratica.

L’unica cosa che ha fatto passare è il divieto di nomina per gli eletti, più che altro per bloccare le aspettative di Pellegrino Mastella, figlio del sindaco di Benevento. Per il resto, l’ex numero uno di Montecitorio ha dimostrato di essere più un doroteo che un pentastellato. Tacendo, tacendo campar avrebbe detto Leonardo Sciascia. Piuttosto che, “parlando, parlando morir”. Per il momento galleggia. E ancora la partita deve iniziare.

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di Paolo Cortese - 22 Dicembre 2025