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Famiglia nel bosco

La protesta dei genitori

Famiglia nel bosco, il tribunale conferma: i bambini restano in comunità anche a Natale

Secondo i magistrati non vengono garantiti né il diritto all'istruzione dei piccoli, né le esigenze abitative e di assistenza

Cronaca - di Stefania Gabrieli - 23 Dicembre 2025 alle 16:56

Il tribunale dei minorenni dell’Aquila ha confermato l’allontanamento temporaneo dei due bambini della “Famiglia nel bosco”. Il provvedimento è stato notificato nella giornata. Il Tribunale per i Minorenni, presidente Cecilia Angrisano, ha disposto una consulenza tecnica d’ufficio sulle competenze genitoriali della coppia Catherine Birmingham, 45 anni, e Nathan Trevallion, 51 anni, confermando il collocamento dei tre figli in casa-famiglia e respingendo, allo stato, le richieste di modifica dei provvedimenti urgenti già adottati. E chiedendo una verifica dello stato psichico dei genitori.

I motivi della decisione

Per il tribunale, ” la famiglia viveva in un casolare fatiscente”. Secondo i magistrati “l’aspetto dell’idoneità dell’abitazione in rapporto alle esigenze di tutela dell’integrità fisica dei minori può essere al momento trascurato, pur restando incerta la determinazione dei genitori a stabilizzarsi nella nuova abitazione, considerato che già in passato hanno presto abbandonato altra abitazione messa a loro disposizione”.

“Violato il dovere della scolarizzazione”

Secondo il tribunale dei minorenni abruzzese, “Pe la scolarizzazione, a dicembre è emersa la lesione dei diritto all’istruzione dei figli, o quantomeno della maggiore di essi; dopo le verifiche compiute nella casa-famiglia: la bambina non sa leggere, né scrivere. Il Tribunale ritiene necessaria la “formulazione di una programmazione didattica che assicuri un’efficace istruzione di tutti i minori e il recupero delle gravi carenze riscontrate nella bambina più grande”, con l’individuazione, in caso si optasse per l’istruzione parentale, “dei precettori che dovrebbero parteciparvi per le aree e le materie per cui i genitori sono carenti”.

Per i magistrati si rende “necessario un congruo accertamento tecnico sulle competenze genitoriali, tanto più in considerazione del gravoso carico educativo che i genitori, optando per scelte di istruzione non convenzionali, si sono assunti in via esclusiva, senza potersi giovare del contributo dei professionisti”. I bambini non sono mai stato da un pediatra, secondo quanto scrive il tribunale.

“Necessarie ulteriori verifiche”

Il Tribunale evidenzia inoltre che ‘‘non è ancora pervenuta la valutazione del servizio di Neuropsichiatria Infantile” e che risulta ”necessario un congruo accertamento tecnico sulle competenze genitoriali’‘, anche in considerazione di una condotta che ”parrebbe deporre in favore di una notevole rigidità dipendente dai valori ai quali conformano le loro scelte di vita” e di ”assenza di competenze negoziali”. Per questi motivi, viene disposta una consulenza tecnica d’ufficio per ”compiere un’indagine personologica e psico-diagnostica del profilo di personalità di ciascun genitore’.

La situazione era emersa ”a seguito dell’accesso al pronto soccorso della famiglia per ingestione di funghi”. Con decreto del 23 aprile 2025, poi confermato con ordinanza del 22 maggio, il Tribunale aveva già disposto che ”i minori fossero affidati al Servizio Sociale, attribuendogli il potere esclusivo di decidere sul loro collocamento, nonché sulle questioni di maggior rilevanza in materia sanitaria”.

I legali: “Agiremo contro questa disinformazione”

“Di nuovo registriamo, con allarme, la diffusione integrale di ordinanze e relazioni che attengono a dati e fatti personalissimi dei minori coinvolti in questa drammatica e dolorosa vicenda”. Lo dichiarano, con una nota, gli avvocati Femminella e Solinas che rappresentano la ‘Famiglia nel bosco’. “Anticipiamo azioni nei confronti di chiunque si renda responsabile della grave disinformazione che risulta veicolata da sensazionalistiche quanto ridicole dichiarazioni – aggiungono -, tra le molte i fantomatici e inesistenti spazzolini di peli d’asino, malattie gravi mai curate o piuttosto la mancanza di vaccini

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di Stefania Gabrieli - 23 Dicembre 2025