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Cattivi maestri rossi all’università della Calabria di Cosenza: la denuncia di Gioventù nazionale

Livore sui giovani di destra

Cattivi maestri rossi all’università della Calabria di Cosenza: la denuncia di Gioventù nazionale

Politica - di Gabriele Caramelli - 8 Dicembre 2025 alle 17:57

Nuova valanga di livore contro i giovani di destra, stavolta a Cosenza. La denuncia è arrivata da Nicola Caruso, membro dell’esecutivo di Gioventù nazionale: «I ragazzi di destra vengono chiamati “fascisti” mentre “Almeno li abbiamo eliminati sul campo è il commento fatto sui social da un professore dell’Università della Calabria e dell’Istituto tecnico industriale Monaco di Cosenza. «Non solo insulti e ideologia – scrive Caruso – ma in un gruppo social qualcuno è arrivato addirittura a teorizzare l’esclusione dei ragazzi di destra dall’ateneo. Da spazi di confronto e libertà».

Caruso ha poi lanciato un allarme a proposito della tensione che si respira nei luoghi che simboleggiano il confronto: «Le università italiane stanno diventando luoghi d’intolleranza e censura. Proprio i docenti dovrebbero svolgere un ruolo educativo e non avvelenare i pozzi già inquinati da collettivi di sinistra». In sostanza, «serve un intervento immediato degli organi preposti per valutare se queste esternazioni siano compatibili con la funzione pubblica che i professori svolgono. Noi continueremo ad essere fieri delle nostre idee, sempre a testa alta».

Professori contro Israele e Gioventù nazionale a Cosenza

La pagina di Gn Cosenza ha pubblicato un post che conteneva commenti offensivi verso i ragazzi di destra e lo Stato ebraico. Come si legge in descrizione, ci sono «commenti in cui veniamo accusati di essere fascisti solo perché colpevoli di pensarla diversamente. Un bel controsenso, non credete? No, cari prof, non siamo fascisti, siamo solo di destra». E ancora: «C’è chi posta un pallone insanguinato dopo Italia-Israele e chi nei commenti teorizza l’esclusione degli studenti di destra dall’università come se fosse la cosa più naturale del mondo». Infine, il movimento giovanile ha annunciato che chiederà «agli organi competenti un intervento immediato e deciso, non per mettere bavagli, ma per verificare se simili comportamenti siano compatibili con la funzione pubblica che i docenti sono tenuti a rispettare“.

 

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di Gabriele Caramelli - 8 Dicembre 2025