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A conti fatti

Dazi, tanto rumore per nulla: nel 2025 balzo delle esportazioni dei prodotti made in Italy (anche negli Usa)

Anche il Pil dei Paesi europei ed asiatici non è condizionato dall'aumento delle imposte doganali: premiata la qualità

Politica - di Paolo Desideri - 22 Dicembre 2025 alle 14:38

Avrebbero dovuto distruggere l’export e i Pil europei, secondo le prefiche della sinistra ma i dazi imposti da Donald Trump all’Europa non hanno avuto l’effetto terrifico. Anzi, l’export vola, soprattutto quello italiano, e il Prodotto interno lordo tiene.

I dati

Secondo stime della Federal Reserve, i dazi hanno aggiunto tra lo 0,3 e lo 0,5% all’inflazione nel corso dell’anno, complicando il lavoro della Banca centrale e comprimendo i consumi di alcune fasce di reddito. Come sottolinea Moneta, “I Pil europei non hanno cambiato rotta in modo significativo, quelli asiatici hanno continuato a crescere, magari un po’ meno velocemente, ma senza inversioni traumatiche. E l’inflazione, pur restando un problema, non è esplosa: nella maggior parte delle economie avanzate è rimasta entro un range gestibile, lontano dagli scenari fuori controllo evocati all’indomani dell’annuncio”.

L’export italiano

L’export italiano verso gli Stati Uniti nel 2025 sta registrando una crescita eccezionale, consolidando gli USA come il primo mercato di sbocco extra-europeo e il terzo a livello globale.

Nei primi nove mesi del 2025, le esportazioni verso gli Stati Uniti sono aumentate del 9% rispetto all’anno precedente. A settembre 2025, il valore mensile ha toccato i 7,16 miliardi di dollari.

Nel 2024 l’export aveva già superato i 76 miliardi di dollari, con un trend che punta a nuovi record nel 2025 nonostante le incertezze sulle politiche tariffarie.

I dazi non hanno inciso

Contrariamente a quanto si possa pensare, l’implementazione dei dazi statunitensi del 2025 non sembra aver frenato la corsa dell’export italiano, che ha continuato a crescere verso gli USA.  L’export farmaceutico ha registrato un balzo del +33% a fine anno, raggiungendo un valore di oltre 11 miliardi di dollari. Circa il 90% degli investimenti esteri delle aziende farmaceutiche italiane è oggi diretto verso gli USA. Per quanto riguarda l’agroalimentare, il settore è cresciuto del 14,8% complessivo. A conferma di come la qualità del Made in Italy faccia ancora e molto la differenza.

 

 

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