A conti fatti
Dazi, tanto rumore per nulla: nel 2025 balzo delle esportazioni dei prodotti made in Italy (anche negli Usa)
Anche il Pil dei Paesi europei ed asiatici non è condizionato dall'aumento delle imposte doganali: premiata la qualità
Avrebbero dovuto distruggere l’export e i Pil europei, secondo le prefiche della sinistra ma i dazi imposti da Donald Trump all’Europa non hanno avuto l’effetto terrifico. Anzi, l’export vola, soprattutto quello italiano, e il Prodotto interno lordo tiene.
I dati
Secondo stime della Federal Reserve, i dazi hanno aggiunto tra lo 0,3 e lo 0,5% all’inflazione nel corso dell’anno, complicando il lavoro della Banca centrale e comprimendo i consumi di alcune fasce di reddito. Come sottolinea Moneta, “I Pil europei non hanno cambiato rotta in modo significativo, quelli asiatici hanno continuato a crescere, magari un po’ meno velocemente, ma senza inversioni traumatiche. E l’inflazione, pur restando un problema, non è esplosa: nella maggior parte delle economie avanzate è rimasta entro un range gestibile, lontano dagli scenari fuori controllo evocati all’indomani dell’annuncio”.
L’export italiano
L’export italiano verso gli Stati Uniti nel 2025 sta registrando una crescita eccezionale, consolidando gli USA come il primo mercato di sbocco extra-europeo e il terzo a livello globale.
Nei primi nove mesi del 2025, le esportazioni verso gli Stati Uniti sono aumentate del 9% rispetto all’anno precedente. A settembre 2025, il valore mensile ha toccato i 7,16 miliardi di dollari.
Nel 2024 l’export aveva già superato i 76 miliardi di dollari, con un trend che punta a nuovi record nel 2025 nonostante le incertezze sulle politiche tariffarie.
I dazi non hanno inciso