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Atreju, La Russa intervistato da Mentana

A cuore aperto

“Darei la vita per la Costituzione”: La Russa ad Atreju tra premierato, legge elettorale e lealtà istituzionale. Senza riserve

Il presidente del Senato a tutto campo con Mentana che lo intervista, ribadisce il suo impegno per la stabilità del Paese e la piena lealtà ai diritti fondamentali della Repubblica. Nel mezzo, tra visione riformatrice e attualità politica, la nota personale: «Giorgia, un'amica prima di tutto»

Atreju - di Bianca Conte - 13 Dicembre 2025 alle 21:25

Dal palco di Atreju, il presidente del Senato Ignazio La Russa, ha offerto una panoramica lucida e autorevole sulla visione di governo e sul futuro istituzionale dell’Italia. Intervistato da Enrico Mentana, la seconda carica dello Stato ha navigato con leggerezza e incisività, tra aneddoti personali, chiarezza sulle riforme e un’ineludibile fierezza delle radici, confermando la solidità del percorso intrapreso dal Centrodestra.

La Russa ad Atreju tra visione riformatrice e stabilità per la nazione

Il punto centrale dell’intervista – che si è risolta in una amichevole chiacchierata giornalistico-istituzionale – è stato il premierato. Un tema su cui il presidente del Senato  ha respinto con fermezza le polemiche pretestuose della sinistra, accusata di gridare al rischio di ricerca dei “pieni poteri”, pur sperando di vincere le prossime elezioni. Ma il messaggio di La Russa è stato netto e chiaro: «Noi questa riforma non la facciamo per noi, la facciamo per l’Italia». Del resto, è sotto gli occhi di tutti: con i sondaggi favorevoli, il centrodestra non ne avrebbe un bisogno immediato. Ma la stabilità istituzionale, ha ribadito argomentando il numero uno di Palazzo Madama, è un debito verso il Paese. Il premierato si configura, quindi, come un atto di responsabilità storica, volto a dotare la nazione di un sistema solido e duraturo, al di là degli schieramenti contingenti.

Giustizia e civiltà: chi sbaglia paga, ma deve poterlo fare in condizioni dignitose

E ancora. Sulle carceri, il presidente La Russa ha espresso un apprezzamento netto per l’operato del governo Meloni, che sta predisponendo un progetto concreto per garantire condizioni di civiltà e di vivibilità più che dignitose. Ribadendo al tempo stesso una posizione di fermezza, ma declinata a un principio di civiltà: «Dò atto a questo governo che sta facendo qualcosa che gli altri non hanno fatto: predisporre un piano per aumentare i posti di detenzione affinché sia chiaro che l’obiettivo è che chi ha da scontare una pena lo faccia in condizioni di civiltà. La nostra posizione non è quella di Salis: chi sbaglia deve pagare, ma in condizioni di civiltà». Una sintesi di rigore e umanità che non lascia spazio a fraintendimenti ideologici, ma che riafferma il principio della certezza della pena in un contesto decoroso.

La Russa intervistato da Mentana, la forza della sintesi e la lealtà istituzionale

Non solo. Interpellato sulle sfumature all’interno della maggioranza, in particolare riguardo la posizione della Lega sull’Ucraina, La Russa ha dimostrato pragmatismo, definendo le differenze non come «ammaccature», ma come la «necessità di fare una sintesi». La capacità del centrodestra di trovare un accordo comune è, a suo dire, la vera marcia in più rispetto agli avversari politici.

«Giorgia, un’amica prima di tutto»

Ed è anche a ridosso di questo spazio della conversazione che non è mancato un tributo all’amicizia personale e politica con la premier, Giorgia Meloni, di cui il presidente del Senato ha riconosciuto:  «È un’amica prima di tutto». Sottolineando come il vero “sdoganamento” non sia arrivato da figure singole, ma dal voto onesto degli italiani che hanno riconosciuto potenziale di storia e politica. Asserendo tra schiettezza e orgoglio: «Giorgia è un’amica prima di tutto, con lei mi consulto. Sulla legge elettorale e altro. Mi informo: capita, quelle rare volte che ci vediamo». Aggiungendo in calce una nota personale: «Una volta ci vedevamo due volte alla settimana. Ora credo che Giorgia abbia qualche altro impegno…. Credo che i giorni che passa con la sua famiglia si contino sulle dita di una mano. Facciamole un applauso», chiude La Russa questo intervento tra il personale e l’istituzionale.

La Russa sulla Legge elettorale: «Non sempre produce gli effetti sperati da chi la propone», ma come fa la sinistra a sostenere tutto e il suo contrario?

E proprio sulla legge elettorale, allora, La Russa, rispondendo alle domande di Mentana, si sofferma e rilancia: «Ogni legge elettorale non sempre produce gli effetti sperati da chi la propone. Uno pensa a un esito, e poi arriva un esito diverso. A questo proposito, peraltro, si fa (declinando la domanda alla platea): come fa la sinistra a sostenere la prossima volta vinceremo noi”. E e poi a dire che Meloni col premierato vuole “pieni poteri”? Se pensate di vincere, il premierato vi va bene. E vale anche per la legge elettorale», chiosa emblematicamente sul punto il presidente del Senato, intervistato dal palco di Atreju da Enrico Mentana.

La Russa ad Atreju: «Darei la vita per difendere i diritti fondamentali della Costituzione»

Infine, un chiaro e inequivocabile impegno istituzionale: «Darei la vita per difendere i diritti fondamentali previsti dalla nostra Costituzione». Parole che chiudono ogni polemica e certificano la piena lealtà del presidente La Russa alla Repubblica e ai suoi valori fondanti. «Sono nato nell’Italia repubblicana, e indietro non sarei mai voluto tornare. Voglio guardare con occhio libero anche al tempo prima che nascessi, ma sono nato nel ’47. Nessuno mi può impedire di guardare avanti e indietro come meglio mi pare… E approfitto per dire: darei la vita per difendere i diritti fondamentali previsti dalla nostra Costituzione. Chiaro? Questo lo dico così sgomberiamo dal campo  ogni polemica», ha chiosato Ignazio La Russa intervistato sul palco di Atreju da Enrico Mentana.

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di Bianca Conte - 13 Dicembre 2025