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Come rimanere clandestini e vivere felici: follia al Corvetto, il manuale con le istruzioni per evitare i Cpr affisso sui muri

Beffa allo Stato

Come rimanere clandestini e vivere felici: follia al Corvetto, il manuale con le istruzioni per evitare i Cpr affisso sui muri

Politica - di Federica Argento - 13 Dicembre 2025 alle 15:14

Come rimanere clandestini e vivere felici. Ecco il manuale anti Cpr, un vademecum in 5 lingue per insegnare ai clandestini come continuare ad esserlo e non finire nei centri per il rimpatrio. L’assurdo accade al Corvetto, a Milano, in un delirio propugnato dai centri sociali ai quali si deve l’affissione sui muri del quartiere dei volantini che spiegano agli extracomunitari irregolari come dribblare le regole. Una provocazione grave contro lo Stato italiano. Per giunta gravissima in un quartiere dove c’è già troppo antagonismo contro le forze dell’ordine: ricordiamo il caso Ramy e in ultimo le contestazioni per l’Ambrogino d’oro al nucleo radiomobile dei carabinieri.

Volantini per clandestini per beffare le leggi italiane

I volantini sono scritti in italiano, inglese, francese, arabo e bengalese: «In questo periodo la polizia sta portando molte persone che non hanno i documenti nei CPR o anche direttamente nel loro paese» si legge  all’inizio,  come se fosse una cosa strana. Lo riportano le pagine milanese di Libero. Cosa fare allora per beffare lo Stato? E’ presto scritto. Alla sezione «se non hai i documenti» si spiega che se le forze dell’ordine ti fermano per strada non bisogna mai dare il passaporto. Ma non solo. Si chiarisce anche che nel caso si debba proprio andare in Questura non lo si deve fare mai da solo ma accompagnati da un avvocato.

Follia antagonista al Corvetto: manuale anti cpr

Si apre poi una seconda sezione del volantino intitolata «se vai in Questura e non hai il permesso di soggiorno ecco quello che ti può succedere». Si spiega che potrebbe accadere di essere rilasciati dalla polizia con un foglio di espulsione; e che anche in questo caso sarà assolutamente necessario un avvocato. Non ci sono i soldi per pagarlo? No problem:si spiega ai clandestini che si può chiedere al legale il gratuito patrocinio. Tanto  in questo caso sarà lo stato italiano a pagare….

Il manuale della disobbedienza

Nella terza sezione si spiega invece come comportarsi nel caso si finisca realmente in un CPR. Si spiega che deve esserci l’autorizzazione di un giudice e di un dottore; e si suggerisce che all’interno del centro ci sono dei telefoni “a volte senza telecamere”. Ancora: «Se non hai il passaporto del tuo Paese, prima di deportarti l’ambasciata ti deve riconoscere. Quindi, se non capisci la lingua in cui ti parla, non ti deportano. Se ti deportano la polizia italiana ti deve lasciare un foglio che spiega perché ti hanno deportato. E quanto tempo deve passare prima di poter ritornare in Europa. È importante informarci e organizzarci insieme per resistere!», incita il manuale della disobbedienza.

La preoccupazione di FdI

Rimane esterrefatta di fronte a tale notizia Sara Kelany di FdT:  «dire che i Cpr sono “campi di deportazione” e “prigioni per persone senza documenti” è una mistificazione. Che non serve a tutelare i diritti ma a sostenere e incentivare l’immigrazione irregolare con tutti i rischi che ne conseguono. Nei Cpr vengono trattenuti migranti irregolari socialmente pericolosi. Potrà dispiacere a qualche esponente della sinistra o a qualche attivista delle Ong – ogni riferimento a Casarini non è casuale; ma in Italia si rispettano le nostre leggi e non consentiamo a nessuno di aggirarle». Molto preoccupato è il l’ex vice sindaco di Milano, Riccardo De Corato, che auspica che “Corvetto non diventi una banlieue pronta ad ospitare e nascondere clandestini e delinquenti”.

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di Federica Argento - 13 Dicembre 2025