L'intervista
«Chiudiamo il bilancio del Senato con altri 10 milioni di risparmi: Palazzo Madama oggi è un modello virtuoso». Parla Gaetano Nistri
Anche grazie al lavoro costante del senatore questore Gaetano Nastri, novarese e riferimento nazionale per Fratelli d’Italia, il Senato ha approvato all’unanimità il bilancio interno del 2025 e il rendiconto del 2024 raggiungendo un risparmio di 30 milioni di euro dall’inizio della Legislatura.
Senatore Nastri, 30 milioni di euro di risparmi in tre anni, come ci siete riusciti?
«Il successo è frutto di un lavoro e di una collaborazione costante. Grazie alla guida del Presidente del Senato, Ignazio La Russa, all’impegno dei Questori e al contributo di tutti i gruppi parlamentari e all’amministrazione, il bilancio 2025 è stato approvato per la terza volta all’unanimità. Ogni delibera è stata condivisa senza steccati politici, grazie a una collaborazione tra tutte le componenti. Quando c’è condivisione reale i risultati arrivano e le risorse tornano ai cittadini, migliorando servizi e infrastrutture dei territori. Abbiamo dimostrato che si può risparmiare senza compromettere l’efficienza, tenendo alta la qualità dei servizi. Il Senato è oggi un modello virtuoso di amministrazione pubblica».
Quali sono i numeri più importanti?
«La dotazione del Senato per il 2025 resta ferma a 505 milioni di euro, un chiaro segnale di sobrietà e responsabilità verso i cittadini. Negli ultimi tre anni sono stati risparmiati 30 milioni di euro. Dal 2012 il risparmio complessivo sul bilancio dello Stato raggiunge 429 milioni. Queste risorse ritornano sul territorio sotto forma di servizi, infrastrutture e sostegno concreto alle famiglie».
Come siete riusciti a ottenere questi risultati?
«Attraverso una programmazione attenta, controllo rigoroso della spesa e ottimizzazione dei processi. Riforme previdenziali, misure di solidarietà e interventi strutturali hanno contribuito a mantenere l’equilibrio dei conti, dimostrando che si può spendere meno senza ridurre la qualità dei servizi».
Come vengono reinvestiti i soldi risparmiati?
«I risparmi realizzati vengono destinati a interventi concreti sul territorio. Migliorano i servizi, potenziano infrastrutture e rendono più accessibili le attività istituzionali. Ogni euro risparmiato diventa uno strumento per creare valore reale per i cittadini, rafforzando il legame tra istituzioni e comunità».
Negli appalti come sono stati tutelati lavoro e contratti dei dipendenti?
«Sugli appalti sono stati rispettati gli impegni assunti nel precedente bilancio. Al centro c’è la tutela del lavoro: salari, orari e contratti più garantiti. Sono stati privilegiati contratti collettivi più tutelanti e rafforzati i controlli durante l’esecuzione degli appalti. Il risparmio non può mai andare a discapito dei diritti dei lavoratori».
Che importanza hanno innovazione e digitalizzazione?
«Il Senato ha proseguito il percorso di modernizzazione con digitalizzazione dei processi, dematerializzazione dei documenti e rafforzamento della sicurezza informatica. Queste azioni aumentano efficienza e trasparenza senza incidere sulla spesa complessiva».
Quanto pesa l’inflazione sul bilancio?
«Sappiamo tutti che l’inflazione, in questi anni, ha messo in difficoltà famiglie, imprese e amministrazioni pubbliche. Proprio per questo abbiamo ritenuto doveroso che il Senato facesse la sua parte. La scelta è stata chiara: non aumentare automaticamente la spesa ma governare i costi assorbendo per quanto possibile i rincari. È una scelta politica ancor prima che contabile, che va nella direzione di non scaricare sui cittadini e sui territori il peso degli aumenti».
Cosa significa tutto questo per i cittadini?
«L’approvazione del bilancio senza la presentazione di ordini del giorno è un fatto tutt’altro che formale: significa che rigore, trasparenza e responsabilità sono stati condivisi da tutti. È la dimostrazione che le istituzioni possono lavorare in modo serio e unitario, mettendo al centro gli interessi di cittadini e rafforzando la fiducia nella politica e nelle istituzioni».