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Case ex Enasarco, presidio di FdI al fianco dei romani contro il metodo di acquisto del Campidoglio

Diritti calpestati

Case ex Enasarco, presidio di FdI al fianco dei romani contro il metodo di acquisto del Campidoglio

Politica - di Alessandra Parisi - 19 Dicembre 2025 alle 19:23

Ancora un blitz del Campidoglio sulla pelle dei romani. Nel mirino di Fratelli d’Italia, e non da oggi, l’acquisto da parte dell’amministrazione guidata dal sindaco Gualtieri di immobili Enasarco da destinare all’edilizia residenziale pubblica senza criteri né informazione preventiva. Oggi FdI è scesa in piazza al fianco dei cittadini partecipando al presidio di protesta sotto al Campidoglio. Proprietari esasperati con cartelli con la scritta “Muti, sacrifici, diritti calpestati”. Si contestano la discrezionalità e l’assenza di un reale percorso partecipativo con i residenti degli stabili e con i comitati dei quartieri interessati. L’operazione senza precedenti per aumentare il patrimonio di case popolari sta generando forti proteste da parte dei residenti attuali. Il diritto alla casa è un principio fondamentale e va tutelato con politiche pubbliche serie ed efficaci – spiegano da Fratelli d’Italia –  ma non può essere perseguito attraverso decisioni unilaterali, prive di un confronto con i territori e con chi nei quartieri vive e lavora.

Enasarco, FdI al fianco dei romani in protesta contro il Campidoglio

“Siamo pronti a portare in Aula una battaglia forte e determinata per la tutela dei diritti dei proprietari che hanno acquistato casa con sacrifici e che oggi si trovano di fronte a decisioni calate dall’alto”. Così in una nota i consiglieri di FdI, Mariacristina Masi, Giovanni Quarzo, Francesca Barbato, Stefano Erbaggi e Federico Rocca. “Pur essendo favorevoli allo scorrimento delle graduatorie e al diritto all’abitare, contestiamo con forza il metodo adottato dalla Giunta, chiusa a qualsiasi proposta di buon senso avanzata dall’opposizione. È stato respinta perfino la nostra proposta che chiedeva di destinare una percentuale degli alloggi all’housing sociale, a sostegno delle giovani coppie e di quei cittadini che, pur lavorando, non riescono ad accedere al credito per acquistare una casa. Una chiusura incomprensibile, che dimostra l’assenza di una visione equilibrata delle politiche abitative. A tutto questo – concludono i consiglieri – si aggiungono gravi incertezze sulla gestione di appartamenti attualmente occupati, rispetto ai quali non è chiaro come l’amministrazione intenda procedere, né come si intenda tutelare i proprietari che hanno acquistato casa con sacrifici da inevitabili conseguenze economiche e sociali”.

Masi: un’operazione calata dall’alto che nuoce ai proprietari

Quello del Comune è un provvedimento calato dall’alto – spiega Maria Cristina Masi che segue fin dall’inizio il dossier. “In Aula abbiamo sollevato, ancora una volta, una questione che riguarda direttamente i cittadini. Roma Capitale sta acquistando immobili dagli Enti di Edilizia Residenziale Pubblica senza alcun confronto con i residenti e destinandoli in modo incondizionato all’edilizia residenziale pubblica. Pur essendo favorevoli all’obiettivo di scorrere le graduatorie – premette la consigliera di FdI –  riteniamo che molti cittadini che hanno acquistato casa si ritroveranno nei propri condomìni una percentuale altissima di appartamenti popolari, con un impatto pesante sulla qualità della vita e sulla svalutazione degli immobili”.

Serve un confronto diretto con i comitati e i cittadini

La proposta del partito della premier è stata chiara: ritirare la deliberazione e aprire un confronto con i comitati e i cittadini per trovare una soluzione condivisa. O almeno – continua Masi – “far prevalere il buon senso dedicando gran parte di questi appartamenti a Housing Sociale. Per dare supporto a chi ha difficoltà a comprare una casa a prezzi di mercato, ma non può accedere alle graduatorie. Proposta neanche presa in considerazione”.

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di Alessandra Parisi - 19 Dicembre 2025