Première dame all’angolo
Brigitte Macron senza freni: la frase “brutte str…” rivolta alle attiviste manda in tilt la Francia benpensante
Il commento sfuggito dietro le quinte durante il debutto di Ary Abittan scatena indignazione, reazioni politiche e una nuova frattura con il femminismo radicale
«Brutte stronze». Così Brigitte Macron avrebbe liquidato alcune attiviste femministe durante una serata alle Folies Bergère. Venuta a sostenere Ary Abittan dopo l’ennesima contestazione, la première dame si sarebbe lasciata sfuggire il commento rivolto alle militanti di #NousToutes, scatenando in poche ore una bufera mediatica e politica.
Brigitte Macron non si contiene più
Il teatro era già un terreno scivoloso. Il giorno precedente le militanti avevano già interrotto lo spettacolo di Abittan indossando maschere con il volto dell’attore e la scritta “violentatore”, denunciando il suo ritorno sulle scene nonostante l’assoluzione. L’attore, infatti, era stato accusato nel 2021 di stupro da una giovane donna, ma dopo tre anni di indagini la magistratura ha decretato un non luogo a procedere, confermato in appello. Una decisione che, tuttavia, non ha fermato la mobilitazione delle frange più radicali del femminismo francese.
La visita della Première dame
In questo clima teso, la moglie di Emmanuel Macron si presenta dietro le quinte per portare sostegno all’attore. Nel video pubblicato dal settimanale Public, Abittan le confida: «Ho paura». Lei risponde con la frase che sarebbe diventata il cuore della polemica: «Se ci sono delle brutte stronze le sbatteremo fuori». Poi, con un sorriso: «Soprattutto dei banditi mascherati».
L’entourage dell’Eliseo, investito dalla controversia, ha precisato che le parole della première dame erano «una critica del metodo radicale usato» dalle attiviste, non un affondo contro il femminismo nel suo complesso. Ma la spiegazione non è bastata a placare gli animi.
La controffensiva femminista
Il collettivo #NousToutes ha rilanciato il video sui social, accompagnandolo con dichiarazioni indignate. «Siamo profondamente scioccate e scandalizzate», ha affermato una militante. «Le parole utilizzate la dicono lunga sulla sua visione delle cose, il messaggio politico è estremamente scioccante».
Per le attiviste, la questione va oltre la battuta: rappresenta un segnale politico che, a loro avviso, dimostrerebbe la volontà dell’Eliseo di schierarsi apertamente al fianco di un uomo prosciolto ma ancora contestato.