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Nordio Roccella

Solite accuse al patriarcato

Violenza contro le donne: nuovi deliri della sinistra contro Roccella e Nordio. FdI: polemiche insulse

I due ministri condannano la violenza maschile ma per l'opposizione si tratta di frasi inopportune. Antoniozzi: "Polemica insulsa"

Politica - di Renato Sandri - 21 Novembre 2025 alle 17:05

Succede che i ministri Carlo Nordio ed Eugenia Roccella parlino in occasione della conferenza internazionale contro i femminicidi, e dicano cose in cui emerge chiaramente il loro disprezzo verso gli uomini che uccidono le donne, ma scoppia il putiferio a sinistra.

Le parole di Nordio e Roccella

Ma cos’hanno detto di sacrilego i due ministri? Leggiamo. Carlo Nordio: “Io mi sono sempre chiesto, da modesto studioso anche di storia, come mai siamo arrivati a questa prevaricazione continua, ininterrotta, secolare, millenaria dell’uomo nei confronti della donna. È una risposta, se vogliamo, un po’ darwiniana della legge del più forte, nel senso che dai primordi l’unico criterio di forza era quello della forza fisica, della forza muscolare. Figuratevi che quando mi sono laureato io, e l’uomo era già andato abbondantemente sulla luna- dice ancora Nordio“.-, esisteva ancora il delitto d’onore. Sapete cos’è il delitto d’onore? Praticamente era una scusante se l’uomo uccideva la donna nel momento in cui ne scopriva l’illegittima relazione carnale, cioè l’adulterio”.

Eugenia Roccella ha invece detto: “Se vogliamo parlare di educazione sessuo-affettiva ne parliamo, ma lateralmente, perché se guardiamo ai Paesi dove da molti anni è un fatto assodato – come per esempio la Svezia per dire quello più noto al mondo – non c’è correlazione con una diminuzione dei femminicidi: la Svezia ha più violenze e più femminicidi di noi. Non voglio criminalizzare la Svezia, ma non c’è una correlazione fra l’educazione sessuale a scuola e una diminuzione di violenze contro le donne”. Parole di buonsenso, di critica aspra alla violenza, ma per la sinistra qualcosa di inaccettabile.

Le reazioni scomposte

Tanto è bastato per aprire la batteria di attacchi frontali contro i due ministri. Giribaudo, Di Biase, Boschi, Bonelli e un lungo esercito di parlamentari pronti a chiamare il Guardasigilli e la ministra per la Famiglia, “rappresentanti del Medioevo”. E ovviamente tutti ritirare fuori il patriarcato.

FdI:”Polemica insulsa”

Io non provengo nemmeno dal Msi, per cui non possono nemmeno chiamarmi ‘fascista’, ma essendo cattolico posso essere definito reazionario. Dinanzi alle polemiche contro Nordio e Roccella sui femminicidi mi cadono le braccia”. Lo afferma il vicecapogruppo di FdI alla Camera, Alfredo Antoniozzi. “E’ inaccettabile che dinanzi a un dramma che non è solo italiano la sinistra mandi questo messaggio subliminale: ‘Il maschio uccide perché c’è il patriarcato e il patriarcato c’è perché governa la destra’. Mi chiedo se una cosa del genere possa essere culturalmente accettabile. Il più grande psicopatologo italiano, Antonio Semerari (che peraltro ha una formazione di sinistra), ci ricorda che è fondamentale assegnare alle donne strumenti di difesa, armi legali, protezione e anche cambiare il paradigma culturale. Il patriarcato è quello de La Verità di Pirandello, dove l’uomo uccide per ‘vendicare l’onore dopo che il tradimento compiuto dalla moglie è diventato pubblico. Non ucciderebbe se il fatto non si sapesse e non uccide perché tradito ma perché ‘scoperto’. Quello era il patriarcato. Roccella ha ragione quando parla della Svezia, paese protestante, esempio di civiltà e di parità, che ha una media più alta della nostra di femminicidi: possiamo pensare che a Stoccolma ci sia una traccia culturale di patriarcato? I femminicidi sono in leggero calo e ogni segno meno è confortante” – conclude Antoniozzi.

Roccella: “La sinistra comunichi l’efficacia di ciò che dice”

Puntuale la replica del ministro Eugenia Roccella: “Per quanto riguarda le strategie di prevenzione il nostro obiettivo è ridurre i femminicidi e la conferenza internazionale in corso oggi a Roma ha proprio come finalità lo scambio di esperienze efficaci e di dati certi – ha aggiunto – Se l’obiettivo di chi non ha perso occasione di fare polemica è lo stesso nostro, aspettiamo che vengano comunicati i dati che dimostrino una efficacia dell’educazione sessuale nella riduzione dei femminicidi e delle violenze contro le donne, basata su evidenze e correlazioni. Noi saremo come sempre aperti a confrontarci e a discuterne. Se invece si tratta di una polemica pretestuosa perché ancora per una parte della sinistra il grande lavoro del governo contro la violenza è spiazzante, ogni commento è superfluo“.

 

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di Renato Sandri - 21 Novembre 2025