La decisione
Trump taglia i dazi su tutti i prodotti alimentari per frenare l’inflazione: vantaggi anche per l’Italia, dalla carne al caffè
Il presidente americano imprime una svolta importante. La soddisfazione dei produttori italiani per l'impatto sull'export
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato la riduzione dei dazi su carne bovina, caffè e decine di altri prodotti agricoli e alimentari. Con un ordine esecutivo pubblicato sul sito della Casa Bianca, Trump ha modificato le tariffe reciproche imposte praticamente a tutti i partner commerciali lo scorso agosto, esentando più di cento comuni prodotti alimentari, tra cui anche svariati tipi di frutta, frutta secca e spezie.
La lista dei beni esentati
Nella lista dei beni esentati dai dazi finiscono, tra gli altri, quelli che non “non vengono coltivati o prodotti in quantità’ sufficienti negli Stati Uniti”: tè e caffè, frutta tropicale e relativi succhi, cacao e spezie, banane, arance e pomodori, manzo e quei prodotti fertilizzanti cui erano state imposte sanzioni. La misura, adottata nel momento in cui il governo appare sotto pressione per l’aumento dei prezzi sul mercato interno, era stata anticipata già a metà settimana dal segretario al Tesoro, Scott Bessent. Nella nota, si ribadisce comunque che la scelta è in linea con “i progressi significativi” ottenuti dal presidente nel rendere più sicure le relazioni commerciali con altri Paesi”, e che i dazi non hanno in nessun modo inciso sull’andamento dei prezzi al consumatore. Giovedì, Trump aveva detto che avrebbe eliminato i dazi su alcuni alimenti e altre proprietà da quattro Paesi dell’America latina – Argentina, Ecuador, Guatemala ed El Salvador – con cui si sono trovati secondo quadro che garantiscono alle imprese statunitensi maggiore accesso ai relativi mercati.
La soddisfazione dei produttori italiani “Bene Trump”
“Accogliamo con favore questa notizia della riduzione dei dazi sul caffè da parte del Presidente Trump “che rappresenta un’iniezione positiva e un’opportunità di rafforzamento in un mercato di primo piano a livello globale”. Cosi’ Cristina Scocchia, AD di illycaffè‘, in merito alla notizia, che aggiunge “E’ un segnale di distensione che incoraggia gli investimenti e crea nuove opportunità di crescita, migliorando la marginalità e accelerando le opportunità di sviluppo negli Stati Uniti”. “Per quanto ci riguarda confermiamo la nostra volontà di valutare una produzione dedicata in loco, perché il mercato americano é per noi strategico e merita strutture e operazioni specifiche” conclude Scocchia.