Venti di guerra
Trump non attacca il Venezuela: “Ma Maduro ha le ore contate”. E blocca la fornitura di Tomahawk all’Ucraina
Donald Trump ha inviato segnali contrastanti sul potenziale intervento degli Stati Uniti in Venezuela, minimizzando le preoccupazioni di una guerra imminente contro la nazione sudamericana ma affermando che i giorni del suo leader Nicolás Maduro sono contati. Le dichiarazioni del presidente, rilasciate durante un’intervista alla Cbs, giungono mentre gli Stati Uniti stanno radunando unità militari nei Caraibi e hanno condotto numerosi attacchi contro presunte navi dedite al traffico di droga, uccidendo decine di persone.
Trump avverte Maduro
Alla domanda, durante il programma 60 Minutes, se gli Stati Uniti avrebbero dichiarato guerra al Venezuela , Trump ha risposto: “Ne dubito. Non credo”. Tuttavia, quando gli è stato chiesto se i giorni di Maduro come presidente fossero contati, ha risposto: “Direi di sì. Penso di sì, sì”.
Maduro, che negli Stati Uniti è stato incriminato per reati di droga, ha accusato Washington di aver usato il traffico di droga come pretesto per “imporre un cambio di regime” a Caracas e impadronirsi del petrolio venezuelano.
Nelle ultime settimane, più di 15 attacchi statunitensi contro imbarcazioni nei Caraibi e nel Pacifico hanno causato la morte di almeno 65 persone; l’ultimo è avvenuto sabato, suscitando critiche da parte dei governi della regione. Washington non ha ancora reso pubblica alcuna prova che i suoi obiettivi stessero contrabbandando stupefacenti o rappresentassero una minaccia per gli Stati Uniti.
Il no della Casa Bianca ai missili Tomahawk all’Ucraina
No. In questo momento, no”. Donald Trump dice no alla fornitura di missili Tomahawk all’Ucraina. Kiev chiede da tempo i missili americani a lungo raggio per colpire in profondità obiettivi nel territorio della Russia. Il presidente degli Stati Uniti, come dice sull’Air Force One rispondendo alle domande dei giornalisti sul volo che lo riporta a Washington dalla Florida, non prende in considerazione in questo momento l’ipotesi di consegnare i missili all’Ucraina.
“Stanno combattendo, è stata una dura guerra per Putin. Ha perso tantissimi soldati, forse un milione”, dice Trump, che non intende farsi coinvolgere nel dibattito europeo sull’eventuale utilizzo di asset russi congelati per finanziare l’Ucraina. “Noi non c’entriamo”, taglia corto.
I rapporti con Putin
Il tema della guerra e i rapporti con Vladimir Putin vengono toccati nella lunga intervista che Trump ha rilasciato a 60 Minutes, programma della Cbs, dopo l’incontro della scorsa settimana con il presidente cinese Xi Jinping in Corea del Sud. “Ho risolto otto guerre. Prima del nono mese” di mandato.” L’unica in cui non ho ancora avuto successo – e succederà – è Russia-Ucraina, che pensavo sarebbe stata la più facile perché ho un ottimo rapporto con il presidente Putin“.
