Due crolli in un'ora
Si scava a mani nude per salvare l’operaio sotto le macerie della Torre dei Conti. Meloni: seguo con apprensione la vicenda
«Seguo con profonda apprensione l’evolversi delle operazioni di soccorso alla Torre dei Conti, a Roma. Il mio pensiero e la mia più sincera vicinanza vanno alla persona che in queste ore sta lottando per la vita sotto le macerie e alla sua famiglia, a cui auguro con tutto il cuore che questo dramma si concluda con un esito positivo». Lo afferma la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
«Desidero ringraziare tutti gli operatori delle Forze dell’Ordine, i Vigili del Fuoco e i soccorritori che stanno intervenendo con coraggio, professionalità e abnegazione in un contesto di estrema difficoltà. Ci stringiamo attorno a tutte le persone colpite da questo grave evento», conclude.
Sono stati due i crolli, a distanza di poco più di un’ora, che hanno mandato in frantumi una parte dell’antica Torre dei Conti al centro di Roma. Il primo cedimento ha sorpreso alcuni operai addetti alla ristrutturazione dell’edificio medioevale che affaccia su largo Corrado Ricci, ai Fori Imperiali. Il secondo si è verificato mentre i soccorritori erano impegnati per estrarre l’ultimo lavoratore rimasto sotto le macerie. Paura stamattina nel cuore della Capitale.
Torre dei Conti, due crolli a distanza di un’ora dall’altro
Il primo boato, accompagnato da una nuvola di polvere e calcinacci, è stato avvertito dopo le 11. In quel momento nel cantiere stavano lavorando undici operai di due diverse ditte. L’ipotesi è che ci sia stato un cedimento interno alla struttura, forse di un basamento. Quattro lavoratori sono stati travolti e due di loro sono rimasti incastrati sotto le macerie. Il sessantaquattrenne Gaetano La Manna è stato liberato poco dopo e trasportato in ospedale dal 118 per un trauma cranico, ma non è grave. È andata meglio a due colleghi che hanno riportato solo lievi escoriazioni e hanno rifiutato di andare in pronto soccorso.
Chi è l’operaio sotto le macerie: 66 anni, romeno
Grande l’apprensione, invece, per il 66enne romeno Octay Stroici. È stato subito individuato sotto le macerie, al primo piano della Torre dei Conti: era cosciente e comunicava con i soccorritori. Poi, però, la situazione si è complicata quando intorno all’una c’è stato il secondo crollo.
Si è sentito un nuovo boato e sono andati giù parte del vano scala e del solaio di copertura proprio mentre i vigili del fuoco tentavano di estrarre l’operaio e sul luogo erano arrivati anche il ministro della Cultura Alessandro Giuli e il sindaco Roberto Gualtieri. Un pompiere è stato portato all’ospedale oftalmico per una irritazione agli occhi e le operazioni sono state momentaneamente sospese. Per l’operaio, con il cumulo di macerie ulteriormente aumentato, si è temuto il peggio. Fortunatamente, a metà pomeriggio, i soccorritori sono riusciti nuovamente a parlare con lui. I pompieri, in campo anche con nuclei speciali, non sono ancora riusciti a estrarlo ma sono riusciti in qualche modo a proteggerlo in una camera d’aria.
Rischio di nuovi crolli: costretti a scavare a mani nude
A complicare la situazione il rischio di nuovi crolli. In una sorta di corsa contro il tempo i vigili del fuoco stanno aspirando le macerie dalle finestre e scavano anche a mani nude per poterlo liberare. “Abbiamo delle evidenze che sia ancora in vita” ha detto il prefetto Lamberto Giannini, assicurando che è “in corso ogni sforzo per cercare di salvarlo”. A seguire le operazioni anche la moglie dell’uomo accompagnata e l’ambasciatrice della Romania Gabriela Dancău.