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Cristina Manetti, già portavoce di Giani oggi assessore alla Felicità, Eugenio Giani al seggio elettorale con la moglie
Cristina Manetti, già portavoce di Giani oggi assessore alla Felicità, Eugenio Giani al seggio elettorale con la moglie

"Lei non sa chi siamo noi..."

Scandalo Giani: la sua fedelissima fermata in autostrada in corsia d’emergenza, il governatore Pd accorre e la porta dal prefetto

L'ex capo di gabinetto, Cristina Manetti, fermata dalla Polizia stradale in corsia d'emergenza, ha fatto intervenire il Presidente Giani sul posto e poi si è fatta accompagnare in Prefettura

Politica - di Carlo Marini - 26 Novembre 2025 alle 20:43

È bufera sul presidente della Toscana Eugenio Giani: il giorno delle elezioni “è andato di persona da polizia stradale e Prefetto in sostegno alla sua capo gabinetto oggi assessore Cristina Manetti”, che era stata fermata e multata mentre circolava sulla corsia d’emergenza dell’A11 il 13 ottobre scorso. Lo denuncia su Facebook la deputata di FdI Chiara La Porta, pubblicando la risposta scritta avuta dal ministero dell’Interno, all’interrogazione che ha presentato sulla vicenda.

La denuncia di Chiara La Porta

Nella risposta del Viminale, firmata dal sottosegretario Wanda Ferro e resa nota da La Porta, si spiega che gli agenti hanno verbalizzato che Manetti “all’altezza della corsia di accelerazione dello svincolo di Sesto Fiorentino, al fine di eludere la coda lasciava la carreggiata principale, percorreva la corsia di accelerazione per poi rientrare sulla carreggiata principale’. Inoltre agli agenti l’ex capo di gabinetto ‘rappresentava di aver avuto un giramento di testa a causa di un abbassamento di pressione e di aver cercato di accostare lungo la carreggiata’ e poi avrebbe richiesta l’intervento di una ambulanza, poi arrivata.

Giani e Manetti: l’intervento provvidenziale

La Porta rende noto anche che sul posto ‘giungevano due auto dalle quali scendevano tre persone tra cui Giani’ che ‘chiedevano notizie circa l’accaduto e domandavano altresì informazioni circa il permesso provvisorio per raggiungere il luogo di lavoro e indicazioni su un eventuale ricorso’. Nella stessa giornata ‘Manetti si è recata in Prefettura accompagnata dal Giani ed è stata ricevuta dal Prefetto’. In quella sede, continua La Porta, ‘le sono state fornite notizie sulla procedura connessa all’eventuale ricorso al Prefetto o al giudice di pace’. Contro la multa Manetti ha fatto ricorso al giudice di pace, poi ha pagato la sanzione e il ricorso è decaduto.

Tomasi: dal governatore Pd comportamento inopportuno

“Quanto accaduto è sicuramente inopportuno e Giani dovrebbe chiarire subito la natura del suo intervento. Perché se è vero che il suo attuale assessore alla Felicità, ha diritto a fare ricorso, è altrettanto vero che ha anche il dovere di essere trasparente di fronte ai cittadini”. Così in una nota Alessandro Tomasi, ex candidato del centrodestra alla presidenza della Toscana e portavoce dell’opposizione in Consiglio regionale in merito alla vicenda della multa all’ex capo di gabinetto della Regione Cristina Manetti, oggi assessora regionale alla cultura con delega anche al diritto.

“La politica dovrebbe dare il buon esempio: in questa vicenda non solo non c’è niente di tutto questo ma manca anche quella sbandierata trasparenza messa al primo punto dell’accordo tra Pd e 5Stelle. Non ci devono essere tentativi di aprirsi delle vie preferenziali”. Definisce l’intervento di Giani un “fatto molto grave” il deputato e vice coordinatore regionale toscano di Fratelli d’Italia Francesco Michelotti secondo il quale il governatore deve dare spiegazioni ai toscani “riguardo ad una propria azione inopportuna, perché, al momento, sta dimostrando di non avere la giusta postura istituzionale”.

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