Medicina e nuove tecnologie
Salute, Schillaci: l’innovazione gioca un ruolo strategico ma deve essere a servizio dell’equità
Il ministro sottolinea che non è possibile pensare a un futuro in cui "alcuni ospedali abbiano l'intelligenza artificiale e altri no" perché l'uso di nuovi strumenti deve "essere un beneficio per tutti". E annuncia: "attivati 57 milioni di fascicoli sanitari elettronici per tutta la popolazione"
Innovazione sì ma accessibile a tutti e al servizio dell’equità sociale, senza distinzioni. Orazio Schillaci, ministro della Salute, interviene alla Sapienza di Roma al convegno “Salute 5.0 e ricerca. Le Iniziative del Piano Nazionale Complementare al servizio del Futuro Digitale della Sanità” e affronta il tema delicato delle nuove tecnologie applicate alla medicina. “L’innovazione gioca un ruolo strategico e sta trasformando ogni campo della sanità con strumenti avanzati: penso all’intelligenza artificiale, il data mining e il machine learning – sottolinea – Ma l’innovazione deve essere al servizio dell’equità: è utile solo se rappresenta un beneficio per tutti. Non posso pensare in futuro che alcuni ospedali abbiano l’intelligenza artificiale e altri no“.
Sanità proattiva e personalizzata
“Il ministero della Salute, proprio in quest’ottica, investe in una sanità proattiva e personalizzata – continua Schillaci – Penso ai progetti finanziati per lo sviluppo di piattaforme digitali basate su algoritmi di intelligenza artificiale e machine learning per la raccolta, la gestione e la condivisione di dati sanitari nell’ambito della prevenzione e della ricerca biomedica, sia clinica che assistenziale, nei quali sono direttamente coinvolte anche le reti tematiche degli Irccs“.
Telemedicina: governo aumenta l’investimento del Pnrr
Sulla “telemedicina”, considerata un passaggio chiave del processo di riforma, il ministro ricorda che il governo Meloni ha “aumentato di 500 milioni di euro l’investimento del Pnrr perché crediamo fortemente in questi servizi per rafforzare la sanità di prossimità e rendere più efficace la gestione dei pazienti cronici. Al contempo, stiamo ammodernando il parco tecnologico e digitale ospedaliero. È un processo ampio che portiamo avanti anche con i fondi del Piano Nazionale Complementare“.
Attivati 57 mln di fascicoli sanitari
In questo cambiamento “si inseriscono anche il Fascicolo sanitario elettronico e l’Ecosistema dei dati sanitari”. A domanda dell’Adnkronos salute, Schillaci spiega che “sono stati attivati 57 milioni di fascicoli sanitari elettronici per tutta la popolazione. Siamo contenti, ci puntiamo molto e stiamo andando avanti. L’interoperabilità è già operativa dove le Regioni hanno adeguato i propri sistemi. Un ulteriore salto di qualità poi è rappresentato dall’Ecosistema dati sanitari che, integrato con i dati del Fascicolo sanitario elettronico, consentirà di trasformare informazioni cliniche strutturate in servizi intelligenti a supporto delle attività di prevenzione, diagnosi, cura e valutazione dell’assistenza erogata“. Inoltre “Le nuove tecnologie apportano beneficio anche alla prevenzione – ha sottolineato il ministro Schillaci – e evidenziano prospettive al miglioramento della salute delle persone e ad avere cittadini che vivono meglio. Anche qui l’innovazione ha un ruolo strategico“.