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Salari, Landini bocciato da 30 economisti della Bce sulla “bufala” dei 25 miliardi tolti dal governo Meloni

Il report

Salari, Landini bocciato da 30 economisti della Bce sulla “bufala” dei 25 miliardi tolti dal governo Meloni

Economia - di Leo Malaspina - 4 Novembre 2025 alle 15:50

Le accuse di Maurizio Landini e della Cgil sul “fiscal drag” che avrebbe sottratto 25 miliardi di euro ai lavoratori, sui salari degli ultimi anni, sarebbero una “bufala”, secondo  un documento della Banca Centrale Europea che – informa un articolo del “Messaggero” – da qualche giorno “sta gettando un certo scompiglio nel dibattito economico italiano e presto, c’è da scommetterci, diventerà oggetto di discussione politica”. “E’ un rapporto che non parla delle politiche monetarie di Francoforte o della redditività delle banche. Parla piuttosto di salari. Si tratta di uno studio condotto da ben 30 economisti…”, spiega il quotidiano.

Salari, le accuse di Landini e le cifre reali della Bce

Lo studio della Banca Centrale Europea (BCE) ha dunque categoricamente smentito le accuse del segretario della Cgil, Maurizio Landini sul cosiddetto “fiscal drag” (drenaggio fiscale). La BCE, supportata da un ampio gruppo di economisti, ha evidenziato che in realtà il fiscal drag è stato più che compensato dalle politiche fiscali adottate dai governi Draghi e Meloni, in particolare tramite la riduzione delle aliquote Irpef e il taglio del cuneo contributivo, che hanno aumentato il netto in busta paga per i lavoratori, specialmente quelli a reddito medio-basso.

Secondo l’analisi della BCE, il governo ha restituito più di quanto ha prelevato tramite il fiscal drag, con una redistribuzione a favore dei redditi sotto i 35 mila euro, mentre i redditi più alti hanno pagato di più. La perdita di potere d’acquisto reale dei salari, sottolineata dalla Cgil, non sarebbe dunque causata dal drenaggio fiscale ma piuttosto da una contrattazione salariale che non ha recuperato completamente l’inflazione.

L’Ufficio studi della Cgil è stato contestato dagli economisti, che hanno evidenziato errori metodologici come l’inclusione di categorie non lavorative e il mancato considerare gli aumenti contrattuali e le misure fiscali adottate. In sintesi, lo studio della BCE evidenzia che il problema dei salari bassi in Italia non risiede nel fiscal drag, ma nella contrattazione salariale. Cioé, nei sindacati, cioé nei Landini…

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