Rilevazione Piepoli
Ponte sullo Stretto, il sondaggio che atterra la sinistra: il 54% degli italiani tra i 18 e i 34 anni è favorevole
La rilevazione Piepoli: Generazione Z e Millennials sono proiettate al futuro e all'innovazione e si fanno beffa dell'agenda della sinistra. Lo studioso: "Un sogno collettivo in cui potersi riconoscere"
Il Ponte sullo Stretto tanto vituperato dalla sinistra piace ai giovani. In attesa che il governo legga le motivazioni del pronunciamento della Corte dei Conti che non ha messo la bollinatura alla delibera Cipess, un sondaggio dell’Istituto Piepoli guidato da Livio Gigliuto ha riservasto una piacevole sorpresa a noi “pontisti” convinti. Si scopre che ai giovani piace l’infrastruttura che collegherà in modo più rapido e meno costoso la Calabria alla Sicilia. Il Ponte – tra le opere su cui il governo punta- osteggiato dalle sinistri tutte piace di più ai giovani che agli over 50. Il 54% degli italiani tra i 18 e i 34 anni è favorevole. Se si avanza con l’età e si sondano gli over 50, la percentuale di gradimento cala e arriva al 41% . Che ci sia una questione generazionale legata all’opera?
Il 54% degli italiani tra i 18 e i 34 anni è favorevole al Ponte sullo Stretto
E’ un punto di vista molto interessante e inedito, abituati come siamo al fuoco di fila delle opposizioni che osteggiano il Ponte senza riserve: per cui la pubblicistica prevalente si concentra sulle criticità che il Ponte sullo Stretto determinerà e non sui benefici che invece i più giovani colgono. La sinistra condanna il “Ponte di Salvini” senza appello. Eppure il sondaggio rileva che ci sono delle sensibilità generazionali che i politici che si professano progressisti non sanno cogliere. Lo fa notare Francesco Delzio della Luiss Business school: “La Generazione Z si sta smarcando fortemente dalla generazione dei propri genitori, trascinando anche una parte importante dei Millennials verso una rivoluzione complessiva del modo di vivere e di interpretare la società”.
Ponte sullo Stretto: il tema generazionale che la sinistra non coglie
Il che significa che i giovani si informano e si formano un’opinione al di fuori delle agende politiche e tendono naturalmente a proiettarsi nel futuro. Gen Z e Millennials attribuiscono importanza alla capacità di innovazione a largo spettro, dall’Intelligenza Artificiale alle invenzioni del mondo digitale. “Il Ponte sullo Stretto è da questo punto di vista un simbolo potente in cui potersi riconoscere: in un’Italia che negli ultimi decenni è stata particolarmente avara di «sogni collettivi» da coltivare e di bandiere innovative da sventolare”. Un’ infrastruttura che coniuga la pubblica utilità all’utilizzo delle migliori tecnologie e dell’innovazione costruttiva esistente al mondo. Interamente Made in Italy.
Lo studioso: E’ un progetto dal respiro mondiale. In controtendenza al provincialismo
“Altro elemento che spiega il consenso dei giovani italiani verso il Ponte è la proiezione internazionale della Generazione Z, nata e cresciuta nell’era della globalizzazione fisica e virtuale. E il Ponte sullo Stretto è un progetto che ha visibilità e respiro mondiale; in controtendenza rispetto allo storico provincialismo italiano che rappresenta una delle gabbie da cui spesso fuggono (all’estero) i nostri ragazzi”. Naturalmente alla sinistra di tutto questo non importa nulla.