Tra ironia e irriverenza
Osho punta su Fico: fonte comica inesauribile dal bus alla barca. Ma anche Macron regala le sue perle: ecco i preferiti del vignettista
Presentando il suo nuovo libro "Awanagana" (con Trump in copertina), il "meme-maker" incorona l'ex presidente della Camera e neo governatore campano come insostituibile musa comica. Ma non è il solo: e svela in un libro i suoi segreti...
Federico Palmaroli, l’irresistibile Osho, sforna l’attesa strenna natalizia di fine anno, un volume di vignette intitolato Awanagana (omaggio al Sordi di Un americano a Roma, con Donald Trump in copertina perché «nel bene e nel male è sicuramente il personaggio dell’anno»). Ma è quando parla di politica nostrana che il meme-maker laziale sfodera il suo lato più spassoso, irriverente e caustico (quando ci vuole), individuando senza pietà la musa comica che, di volta in volta, irrora di nuova linfa sardonica la sua vis ironica.
Il nuovo volume di Osho con Trump, “un americano a Roma” in copertina
Federico Palmaroli, meglio noto con il suo nome d’arte Osho, presenta così il suo libro in anteprima nel nuovo episodio del vodcast di Adnkronos, disponibile in versione integrale sul sito www.adnkronos.com e sul canale YouTube dell’Adnkronos. E allora, se per la scena internazionale Osho ammette che preferirebbe avere ancora Biden come modello d’ispirazione – pur riconoscendo che Trump è comunque una miniera d’oro – in Italia il suo Olimpo umoristico ha un solo, inequivocabile, totem: l’ex presidente della Camera, Roberto Fico.
Immancabile riassunto per immagini (e didascalie irresistibili) che fotografa gli highlights dell’anno con l’occhio ironico del 52enne romano, il volume in 160 vignette è esilarante perché, come rileva lo stesso autore, «quello che succede nel mondo supera la realtà». E non a caso, allora, nel libro ci sono tutti i personaggi principali della scena italiana e internazionale, qualcuno anche fra quelli che non ci sono più. «Papa Francesco non mancherà – rassicura Palmaroli –. Il libro va da ottobre 2024 a ottobre 2025, dunque è inevitabile. Rispetto al Papa attuale mi dava più spunti, Papa Leone per adesso ancora non l’ho inquadrato. So solo che è romanista o almeno così si dice, e insomma, questo non va proprio bene…», ride sotto i baffi il lazialissimo Osho.
Osho punta tutto su Fico: «Dall’autobus alla barca mi è di ispirazione»
Che poi, nell’ammettere candidamente che la scomparsa dalle Regionali di alcuni “bersagli” (come Zaia e De Luca) lo renda persino «contento dal punto di vista umoristico», subito dopo tesse le lodi, ovviamente ironiche, di Fico. Tanto da sottolineare: «De Luca non è uno dei miei bersagli preferiti perché parla in napoletano, che è molto caratterizzato e comico di per sé. Per me meglio un Fico di un Cirielli, perché Cirielli al di là delle sue capacità che magari qualcuno è in grado di riconoscere, non ha un profilo comico al pari di un Fico: dall’autobus con cui inaugurò il primo giorno di legislatura alla barca nel circolo esclusivo è un patrimonio su cui si può intervenire parecchio».
Il grillino della prima ora in vignette: dall’ascetismo iniziale all'”adeguamento” alle comodità del potere
E qui, Osho va dritto al punto, individuando il filo narrativo esilarante che ha trasformato Fico in un patrimonio comico nazionale: l’evoluzione del personaggio. Dall’autobus – mezzo con cui inaugurò il primo giorno da Presidente della Camera in nome della sobrietà grillina – alla barca nel circolo esclusivo. Un arco narrativo che fa ridere per il contrasto tra l’ascetismo iniziale e il successivo “adeguamento” alle comodità del potere. Fico nelle sua mani e con la sua penna irriverente, diventa allora non solo un politico, è una parabola. La dimostrazione che la vita vera, e soprattutto quella in Parlamento, supera sempre la realtà della vignetta e le iperboli della rivisitazione satirica…
Non solo però. Perché anche anche la scena internazionale si presta a perle notevoli. E tra queste il premier francese Macron regala materiale molto divertente. «Dalla vicenda della causa di Brigitte per dimostrare che non sia un uomo. Alle difficoltà per il ceffone che gli ha piazzato sul viso scendendo dall’aereo. Fino alla vicenda del Louvre…. la Francia ci riserva sempre delle gioie», spiega il vignettista Palmaroli. Che confessa di non aver trovato ancora un termine per essere definito: «In effetti non sono un vignettista in senso stretto, ma “memaro” pare brutto», commenta ridendo.
Scherza coi fanti, ma lascia stare persone che non ci sono più e calciatori…
Questo perché la sua è una professione nuova che Federico si è inventato di sana pianta, e che attraversa un mondo in trasformazione adeguandosi ai nuovi strumenti comunicativi. Anche Palmaroli infatti, da un po’, non disdegna l’uso dell’intelligenza artificiale, con cui crea, tra le altre cose, dei video esilaranti. Immaginio e parole con cui irride tutto, ma la “tocca piano” se si tratta di persone scomparse – in terreno scivoloso su cui spesso riesce comunque a creare delle vignette ironiche di grande poesia – e di calcio, «in un Paese dove sul discorso si è particolarmente sensibili».
Osho, «sui calciatori meno vignette perché i tifosi sono poco tolleranti». I politici invece…
Anzi, di più: «I tifosi sono poco tolleranti, peggio della politica», rivela Osho all’Adnkronos. E a questo proposito, cita il politico che più è rimasto colpito, ma in positivo, da una sua vignetta: Antonio Tajani. «Rimase molto impressionato e addirittura commosso quando era da poco morto Berlusconi e lui incontrò Musk. E nell’immagine (creata da Osho ndr) il ministro chiede al multimiliardario: “mi presti il razzo per raggiungere Berlusconi?». Ecco, a dimostrazione che l’ironia può essere pungente, ma con tatto. E che quanto l’ironia è pronta ad essere accolta, sa anche toccare le corde giuste…