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Migranti, l’ultimo assalto arriva con TikTok. Falsi messaggi dei trafficanti, il nuovo “business” è online

Il caso social

Migranti, l’ultimo assalto arriva con TikTok. Falsi messaggi dei trafficanti, il nuovo “business” è online

Cronaca - di Lucio Meo - 9 Novembre 2025 alle 18:11

“Venite, qui sarete accolti e protetti”, dicono nei video degli pseudo immigrati, dietro i quali si nascondono scafisti e “trasportatori” di clandestini, pronti a fare soldi facendo coltivare illusioni a chi spera di entrare in Italia. L’ultima fronte è il web, un social, in particolare, quello più seguito nel mondo e alla portata di tutti, anche di chi aspira ad entrare in Italia e a ottenere il permesso di soggiorno o l’asilo politico: su TikTok, il colosso cinese dei video, si sta aprendo un canale molto pericoloso, fatto di video con finti messaggi che attirano nuovi clandestini, li spingono ad arrivare in Italia da Afghanistan, Bangladesh e Pakistan. Nei mesi scorsi si era parlato molto del fronte marino, degli “scafisti” social, oggi torna d’attualità quello interno, dei “passeur”, chi trasporta dall’Europa balcanica gente disperata.

Il clamoroso caso dell’Aquila, in questi giorni, sta creando allarme in tutta Italia. Da settimane, davanti alla prefettura, decine di giovani aspettano di formalizzare la richiesta di protezione internazionale. Sono attirati da video su TikTok, in cui si racconta che qui si ottengono i documenti in pochissimi mesi. Falso, la sui social si crede a tutto, soprattutto quando si è disperati. Molti immigrati arrivano per chiedere lo status di richiedente asilo. E sono così tanti, racconta Il Messaggero, perché hanno visto dei video su TikTok e sono stati spinti a mettersi in viaggio dal Pakistan e dall’Afghanistan per chiedere asilo. Un’emergenza cominciata con il passaparola e che si è fatta seria in Abruzzo.

Migranti, gli appelli su TikTok e l’emergenza a L’Aquila

Alla prefettura dell’Aquila ci son in questi giorni tanti immigrati e molte illusioni. Vogliono permessi, richiedono asilo, quasi tutti hanno visto dei video su TikTok, raccontano di essersi mossi  spinti da informazioni circolate online. Come informa Il Messaggero, si è mosso il prefetto Giancarlo Di Vincenzo, il sindaco Pierluigi Biondi, i suoi assessori competenti. «L’amministrazione è in costante contatto con prefettura e forze dell’ordine e la linea adottata è ferma e condivisa. Non ci sono al momento strutture comunali disponibili a ospitare i migranti e quelle di accoglienza ordinaria risultano al completo. L’Aquila non può diventare il ricettacolo dei flussi di tutto il Paese. L’accoglienza deve basarsi su serietà, verità e coordinamento istituzionale, così come sempre avvenuto nella nostra città», dice il sindaco Pierluigi Biondi.

“Ci hanno consigliato di venire a L’Aquila” dice un migrante dopo aver visto un video diffuso su TikTok in lingua pashtu, in cui un influencer, nel parlare di documenti e patente in Italia, indica il capoluogo d’Abruzzo come possibile meta per richiedere asilo. Quello che fino a poche settimane fa era un episodio isolato ora sembra un flusso alimentato dal passaparola digitale anche in altri luoghi di arrivo dei clandestini, dove il governo è impegnato a frenare gli sbarchi e gli arrivi.

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di Lucio Meo - 9 Novembre 2025