CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Migranti

Avanti tutta e tutti insieme

Migranti, l’asse Meloni-Ue passa per il Piano Mattei. E Piantedosi non le manda a dire: “Sui centri in Albania azione ostile di alcuni giudici”

La pianificazione migratoria si fa europea: la premier cerca l'adesione della Croazia, mentre la commissaria Ue invoca la deportazione degli irregolari in parallelo al rafforzamento dei canali legali tramite la strategia delineata dal governo italiano

Politica - di Martino Della Costa - 19 Novembre 2025 alle 20:24

Il dibattito sui flussi migratori torna al centro della scena politica europea e nazionale, segnando una convergenza tra l’azione del Governo italiano e le posizioni di Bruxelles. Le dichiarazioni della premier Giorgia Meloni, del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e della commissaria Ue Dubravka Suica delineano una strategia basata sul contrasto all’irregolarità. La gestione dei canali legali. E il coinvolgimento comunitario.

Migranti, la spinta di Meloni e il monito di Bruxelles

E allora, non stupisce certo che, parlando da Palazzo Chigi dopo l’incontro con il premier croato, Giorgia Meloni abbia rimarcato l’importanza della collaborazione transfrontaliera. La premier ha espresso la volontà di rafforzare i legami con la Croazia in materia migratoria e ha auspicato la sua adesione al gruppo di lavoro che precede le riunioni del Consiglio Europeo, sottolineando l’obiettivo di rendere le convenzioni internazionali “più adeguate” al fenomeno migratorio attuale.

La commissaria Ue: «Quelli illegali vanno deportati»

Non solo. Perché a dare man forte alla linea del rigore arriva la commissaria europea per il Mediterraneo Dubravka Suica, che in modo netto ha dichiarato: «Dobbiamo deportare tutti coloro che arrivano illegalmente». Pur ribadendo che il diritto d’asilo è sacro, la Suica ha insistito sulla necessità che gli irregolari «debbano lasciare l’Europa» per poter gestire al meglio il fenomeno.

Piantedosi contro i “cavilli”: «Sui centri in Albania azione ostile di alcuni giudici»

Ma non è tutto. Sul fronte interno, il ministro Piantedosi ha difeso l’iniziativa dei centri per il rimpatrio in Albania, definendola una «traccia per le future politiche» di contrasto all’immigrazione. Tuttavia, il titolare del Viminale ha puntato il dito contro una presunta «azione giurisprudenzialmente ostile di alcuni giudici» che, con interpretazioni «discutibili e cavillose», avrebbero vanificato in parte l’operato, liberando oltre la metà dei circa 200 reclusi, molti dei quali con precedenti penali gravi. Nonostante ciò, il ministro si è detto soddisfatto per le 59 persone rimpatriate tramite i centri albanesi.

Nel frattempo, Forza Italia ha lodato l’operato del governo, evidenziando il «reale coinvolgimento dell’Europa», ottenuto grazie, in particolare, al lavoro del ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Migranti, la svolta del Decreto Flussi e il “Piano Mattei”

In conclusione, la maggioranza punta a bilanciare il pugno duro contro l’illegalità con il rafforzamento dei canali legali. Il Decreto Flussi è la chiave di volta di questa strategia. Come spiegato da Paolo Emilio Russo (FI), la filosofia è passata dall’«aiutiamoli a casa loro» al «formiamoli e assumiamoli a casa loro», in modo che l’emigrazione legale diventi una risorsa e non un problema.

Barelli (Fi): «Grazie al governo finalmente l’Europa è coinvolta»

Il decreto, del resto, semplifica le procedure e dimezza i tempi di risposta per i lavoratori formati all’estero. Un approccio, quest’ultimo, che si integra ad hoc con il Piano Mattei, che, come sottolineato da Alessandro Cattaneo (FI), mira a offrire sviluppo e opportunità in Africa. L’obiettivo, in linea con quanto sostenuto anche da Paolo Barelli (FI), è trasformare la gestione migratoria da problema del Paese di frontiera a responsabilità europea condivisa.

Non ci sono commenti, inizia una discussione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Martino Della Costa - 19 Novembre 2025