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Mieli sarcastico gela la Schlein: “Voterò sì, condivido la riforma della giustizia da 20-30 anni, come il Pd…” (video)

Ironia corrosiva

Mieli sarcastico gela la Schlein: “Voterò sì, condivido la riforma della giustizia da 20-30 anni, come il Pd…” (video)

Lo storico stronca la segretaria e Formigli a Piazza Pulita, ricordando all'immemore segretaria come il tema della separazione delle carriere fosse nelle carte del partito, da D'Alema a Letta

I Video del Secolo - di Gabriele Alberti - 14 Novembre 2025 alle 14:16

“Condivido il senso generale di questa riforma. L’ho condiviso da 20 o 30 anni come il Pd”. Tutto il sarcasmo di Paolo Mieli sul partito di Elly Schlein si condensa  in poche parole al vetriolo. Sarcasmo e verità storica: il Pd o gran parte di esso era a favore della separazione delle carriere prima che la segretaria salisse sulle barricate in chiave anti-governativa sull’argomento. Siamo a Piazza Pulita e a domanda diretta di Corrado Formigli – cosa voterai al referendum sulla giustizia- lo storico ed editorialista gela anche il conduttore:  preso in contropiede dalla naturalezza della risposta – voterò per il Sì- che evidenzia una vistosa contraddizione che attraversa il primo partito d’opposizione. L’affermazione di Mieli, certo non sospettabile di simpatie meloniane,  mette  all’angolo la posizione barricadera di Elly Schlein e fa  scendere il gelo nello studio di PiazzaPulita su La7.

Mieli: “Condivido il senso della riforma da 20-30 anni, come il Pd”…

Voterò sì“, spiega Mieli sottolineando come la battaglia sulla separazione delle carriere e la lotta alle correnti all’interno della magistratura da una trentina d’anni sono condivise da buona parte del Pd. “Nella sua sostanza il principio della separazione delle carriere era nelle carte” della sinistra, ricorda Mieli. Formigli tenta di circoscrivere al passato remoto tale posizione che oggi cozza contro i pronunciamenti della segretaria e del suo gruppo più ristretto. “Non tutto il Pd…” interrompe il conduttore.  “No, no -ribatte Mieli -. Da D’Alema a Enrico Letta, in tempi più recenti, non è che è una cosa antica”. Sull’argomento Formigli sfuma, ma solo chi non vuole vedere non vede che la svolta radicale portata da Elly Schlein sul tema è un modo per allinearsi sulle posizioni più radicali di  Maurizio Landini, e naturalmente dell’Anm sponda Magistratura democratica. 

Elly oggi insegue Md. Ma la storia del partito dice altro

Elly dimentica la storia recente del Pd. Non la dimenticano altri big del suo partito pronto ad appoggiare il Sì al referendum contro le sue  indicazioni.  Da Vincenzo De Luca a Goffredo Bettini, dal dalemiano Claudio Petruccioli a Stefano Ceccanti, ex senatore Pd e costituzionalista. L’associazione Libertà Eguale, presieduta da Morando sosterrà il Sì al referendum confermativo, tirandosi dietro tanti i nomi del mondo dem che vi aderiscono:  il vicepresidente ed ex parlamentare Stefano Ceccanti, la deputata milanese Lia Quartapelle, Claudia Mancina, Giorgio Tonini, Irene Tinagli, Umberto Ranieri. Interessante fare un passo indietro e sbloccare un ricordo alla Schlein. Correva l’anno 2019 ed un aspirante alla segreteria dem, Maurizio Martina, scriveva nella sua mozione che «il tema della separazione delle carriere appare ineludibile per garantire un giudice terzo e imparziale». Chi sottoscrisse la sua mozione? Divertente: Debora Serracchiani, Dario Parrini, Matteo Orfini, Alessandro Alfieri, Graziano Delrio, Simona Malpezzi, Vincenzo De Luca.

 

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di Gabriele Alberti - 14 Novembre 2025