La cerimonia
Mattarella cita il dottor Stranamore: da Berlino il monito contro le guerre e i nuovi amanti della “bombe”
“Nuovi dottor Stranamore si affacciano all’orizzonte, con la pretesa che si debba amare la bomba. Il Trattato del 1997 che mette al bando gli esperimenti nucleari non ha visto ancora la ratifica da parte di Cina, India, Pakistan, Corea del Nord, Israele, Iran, Egitto, Stati Uniti, mentre la Russia ha ritirato la sua nel 2023. Il rispetto, sin qui, delle prescrizioni che contiene, non attenua la minaccia incombente”. Cita un famoso personaggio cinematrografico, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Bundestag, nel suo intervento alla cerimonia della “Giornata del lutto nazionale”, a 80 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, per lanciare il suo monito contro i nuovi guerrafondai del mondo.
Il dottor Stranamore è un personaggio immaginario protagonista del film satirico di Stanley Kubrick “Il dottor Stranamore – Ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba”, uscito nel 1964 e considerato uno dei capolavori del cinema sulla Guerra Fredda e sulla minaccia nucleare.
Mattarella e il monito contro le guerre
“Si odono dichiarazioni di altri Paesi su possibili ripensamenti del rifiuto dell’arma nucleare. Emerge, allora, il timore che ci si addentri in percorsi ad alto rischio, di avviarsi ad aprire una sorta di nuovo vaso di Pandora – aggiunge il capo dello Stato -. Tutto questo viene agevolato dal diffondersi, sul piano internazionale, di un linguaggio perentorio, duramente assertivo, che rivendica supremazia. Porta soltanto a sofferenze e a divisioni rottamare i trattati, le istituzioni edificate per porre riparo a violenze che nelle nostre società nazionali consideriamo reati e censuriamo severamente, comportamenti che taluno pretende siano legittimi nei rapporti internazionali. Va ribadito con risolutezza: la sovranità di un popolo non si esprime nel diritto di portare guerra al vicino. La volontà di avere successo di una nazione non si traduce nel produrre ingiustizia”. Poi Mattarella fa riferimento esplicito alla Russia. “La guerra di aggressione è un crimine. Oggi è per me motivo di grande onore essere qui e prendere parte alla Giornata del lutto nazionale tedesco. I morti che qui ricordiamo, i morti nel mondo a causa della violenza dei conflitti riguardano ciascuno di noi, se intendiamo essere considerati essere umani”.
