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Landini senza vergogna: “Scioperiamo il venerdì per creare più disagi possibile e avere più spazio sui giornali”

La confessione

Landini senza vergogna: “Scioperiamo il venerdì per creare più disagi possibile e avere più spazio sui giornali”

Politica - di Robert Perdicchi - 14 Novembre 2025 alle 19:00

Il weekend non c’entra, c’entra la voglia di fare più danni possibile ai cittadini bloccando i trasporti nei giorni più delicati. Ma anche la necessità di finire sui giornali due giorni, per far parlare di sì. Maurizio Landini spiega così, a Tagadà, la sua decisione di bloccare l’Italia con gli scioperi sempre di venerdì. L’obiettivo è sfasciare, rompere le scatole. “Bisognerebbe ricordare alla presidente Meloni che quando un lavoratore sciopera perde lo stipendio, la teoria della scelta del venerdì per fare il ponte la fa chi non sa di cosa sta parlando”, ha detto oggi su La7, dando una spiegazione davvero paradossale. “Generalmente poi si sciopera il venerdì perché i media poi ne parlano sabato e domenica e per massimizzare l’effetto. Non è che nasce adesso, c’è una storia dietro la scelta del venerdì. Quel giorno poi causiamo più disagi ad esempio nei trasporti”. Bene, bravo, bis. I cittadini ringraziano…

Landini e lo sciopero del venerdì per danneggiare il più possibile

Landini, intervistato da Alessio Orsingher e Luca Sappino nella puntata di Tagadà, ha anche replicato al governo che sostiene come parte della manovra (la detassazione degli aumenti contrattuali) fosse in accoglimento delle richieste sindacali. “Non è vero, noi abbiamo chiesto molto di più. Ad esempio, che la detassazione fosse rivolta a tutti i lavoratori pubblici e privati anche per gli aumenti dei contratti rinnovati nel 2024. Invece è rivolta solo a una parte dei lavoratori privati, con redditi fino a 28 mila euro, e solo per gli aumenti dal 2025. Abbiamo chiesto 100, ci danno solo 1 e dovremmo pure ringraziare?. Poi è tornato sullo sciopero di venerdì. “Lo sciopero è fatto per creare di più un problema. L’effetto dello sciopero non è solo il giorno che tolgono in busta paga a chi lo fa, ma è proprio determinare un disagio agli altri. Non è che la scelta del venerdì nasce adesso, c’è una storia di scioperi che generalmente rinunciano a quella giornata lì. Ma al di là del giorno il punto di fondo che emerge è quello di un governo che comunque non sta ascoltando per nulla”.

Secondo Landini di fronte alle minacce di un intervento legislativo per limitare gli scioperi nel fine settimana “è chiaro che il governo voglia andare verso una limitazione del diritto di sciopero… In altri paesi, Germania, Francia, Inghilterra queste cose non esistono. E la legge esiste in Italia perché l’ha voluta il sindacato proprio perché sappiamo che in alcuni casi puoi anche creare dei danni importanti ai cittadini. Abbiamo voluto così una auto regolamentazione: anche se fai lo sciopero generale ci sono servizi essenziali che vengono garantiti…”.

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