In Campania
La sceneggiata continua: Boccia ci ripensa e annuncia di nuovo la sua candidatura. Il duro commento di Sangiuliano
Sì, no, sì: quanto basta per far parlare di sè. Maria Rosaria Boccia, forte, anzi debole di sondaggi fragilissimi per la lista Bendecchi, dopo l’annuncio del ritiro della candidatura, arrivato qualche giorno fa dopo aver ricevuto un secondo avviso di garanzia per la vicenda Sangiuliano, ieri ha fatto nuovamente dietrofront. “Ci sono momenti in cui la vita impone una pausa, e altri in cui, con coraggio e amore, si sceglie di riprendere il cammino. Oggi torno a farlo, con la stessa passione di sempre e con una nuova consapevolezza: quella di chi ha attraversato la tempesta e ha deciso di trasformarla in forza”, scrive l’imprenditrice campana, spiegando che sarà candidata con Stefano Bandecchi alle prossime regionali. “La sua vicinanza e la forza delle tante persone che mi hanno mostrato affetto sincero mi hanno spinta a rimettermi in gioco -sottolinea- . Riparto per la mia terra, con la determinazione di contribuire a costruire una regione che offra opportunità, dignità e benessere a tutti”.
Boccia ci ripensa, Sangiuliano la gela
L’ennesima puntata di una sceneggiata non troppo divertente, alla quale il capolista di Fratelli d’Italia in Campania, Gennaro Sangiuliano, ha replicato con freddezza: “Questo è gossip, non è giornalismo“, ha detto al termine della sua manifestazione con Ignazio La Russa a Napoli, rispondendo sul ritorno in campo per le elezioni di Maria Rosaria Boccia.
“Caro Presidente – scriveva solo dieci giorni fa la Boccia – nella serata di ieri ho ricevuto il mio secondo avviso di garanzia in poco più di un anno. È stata una notizia che mi ha profondamente ferita. Sono giunta alla conclusione che non avrei la forza di affrontare nuovamente un simile calvario. Per questo motivo ho deciso di ritirare la mia candidatura al Consiglio Regionale della Campania”.
Boccia è indagata per lesioni, violazione della privacy e stalking. Nei giorni scorsi è emersa un’ulteriore indagine per interferenze illecite nella vita privata di Sangiuliano, in relazione a un audio diffuso in tv. Parallelamente la procura di Napoli procede per falso e truffa, contestando presunte irregolarità nei documenti sulla sua laurea.