Il parto difficile
In Toscana il “Cencelli” trionfa: Giani è in ostaggio di Renzi, la sua vice è una 23enne di origini senegalesi
Un campo largo con Renzi, come a dire, un campo minato. Ma il governatore Eugenio Giani ieri sera è riuscito a comporre il mosaico – col metodo Cencelli – e ad annunciare la nuova giunta regionale della Toscana dopo trattative serrate che sono proseguite fino all’ultimo momento possibile, tanto da ritardare l’inizio della prima seduta del nuovo Consiglio toscano, che ieri ha eletto Stefania Saccardi (Iv) a presidente dell’Assemblea. Come sua vicepresidente Giani ha scelto la giovane Mia Diop, classe 2002, nata in Italia da padre senegalese e madre italiana di origini tedesche, attivista e consigliera comunale a Livorno, oltre che membro dell’assemblea nazionale Dem. “Non dite che non punto sui giovani”, ha scherzato Giani spiegando di aver scelto il suo ex portavoce, Bernard Dika, 27 anni, in qualità di sottosegretario, figura, introdotta nello Statuto regionale tre anni fa ma non ancora attuata fino ad oggi, con “un ruolo di raccordo tra la Giunta e il Consiglio regionale. Tra Diop e Dika in due hanno una media di 25 anni”, “per una Toscana che sappia parlare alle giovani generazioni, che sono il nostro presente e futuro”.
In Toscana Giani si affida anche ai renziani
Nella squadra di Giunta i riconfermati Leonardo Marras, Monia Monni e Alessandra Nardini, in quota Pd. Tra i Dem anche Filippo Boni (Pd). E poi, la renziana Cristina Manetti, ex capo di gabinetto del governatore che ha coordinato la lista Eugenio Giani presidente-Casa Riformista, proprio lei avrebbe avuto un ruolo di cerniera tra il presidente della Regione con il Pd, impegnato nelle trattative con il segretario toscano Emiliano Fossi e Marco Furfaro. Completano la squadra il sindaco di Fauglia (Pisa) Alberto Lenzi in quota Avs, e David Barontini, capogruppo M5s in consiglio comunale a Cascina (Pisa). Esclusi dalla rosa Serena Spinelli, assessore uscente che era data tra i favoriti, e Matteo Biffoni, ex sindaco di Prato e campione di preferenze con 22mila voti. Non riconfermato anche Simone Bezzini, che ha guidato la sanità Toscana nella legislatura appena terminata. L anno nei prossimi giorni, “conto di riunire la giunta entro venerdì, in modo da poterle ben definire, anche alla luce dell’impostazione politica che gli assessori possono avere”.
I capigruppo delle varie forze politiche saranno Gianni Lorenzetti per il Pd, Francesco Casini per Casa riformista, Luca Rossi Romanelli per il M5S, Lorenzo Falchi per Avs, Massimiliano Simoni per la Lega, Marco Stella per FI e Chiara La Porta per FdI, con il candidato governatore Alessandro Tomasi scelto come portavoce dell’intera opposizione di centrodestra.