Le novità
In Calabria parte l’Occhiuto-bis, nominata la nuova giunta. Ecco tutti i nomi scelti dal presidente
Il presidente confermato a furor di popolo vara l'esecutivo. La Corte costituzionale ribadisce la legittimità del noleggio auto per il libero mercato
Roberto Occhiuto, confermato a furor di popolo il 5 e 6 ottobre, con il 58% dei consensi, presidente della Regione Calabria, ha varato la nuova giunta. Sette gli assessori nominati che diventeranno nove prossimamente, dopo le modifiche dello statuto. E intanto arriva un’importante decisione della Corte costituzionale sulla questione delle Ncc, le auto a noleggio.
I nomi
Vicepresidente sarà Filippo Mancuso, della Lega, con delega alle infrastrutture. Due assessorati a Fratelli d’Italia: Giovanni Calabrese (tra le varie deleghe il turismo) e Antonio Montuoro (ambiente, confisca dei beni, lotta alla criminalità). Per Forza Italia conferma per Gianluca Gallo all’agricoltura. Gli altri tre assessori saranno Pasqualina Straface, sempre di FI, Domenico Minenna ed Eulalia Micheli, questi ultimi esterni.
Il presidente ha già annunciato che dopo l’ampliamento a nove un altro assessorato spetterà alla Lega e uno a Noi Moderati. La presidenza del Consiglio regionale andrà a Forza Italia.
La Consulta e la vittoria contro le lobbies dei taxi
La Corte costituzionale ha dato ragione alla Regione Calabria sui vincoli alle auto a noleggio. Una sentenza che il presidente Occhiuto ha commentato come, “una decisione che introduce elementi di vero liberismo
e che, al tempo stesso, offre ai cittadini la possibilità di usufruire di servizi più efficienti e più economici“.
“Basti pensare che, in molte città italiane, capita di attendere anche quaranta minuti per un taxi, e in regioni come la mia la carenza di servizi a domanda, come taxi o Ncc, rappresenta un ostacolo concreto anche per il turismo.
Per questo ritengo che la sentenza della Consulta sia una grande vittoria per chi si riconosce nei valori liberali”, ha aggiunto il governatore. Tra pochi giorni prima riunione del Consiglio. Pasquale Tridico, che era il candidato a presidente del centrosinistra, rimarrà a Strasburgo.