Lo scempio
Il presepe delle sharia, sfregio a Bruxelles: Gesù, Giuseppe e Maria senza volto. Come neutralizzare le nostre radici
Carlo Fidanza, capo delegazione di Fdi al Parlamento europeo posta l'immagine e si indigna: "Raffigurare la Sacra Famiglia con il volto sfregiato nel pieno centro storico di Bruxelles, forse per compiacere qualche islamico, non è un gesto di “inclusione”, ma l’ennesimo schifoso tentativo di cancellare le nostre radici e la nostra identità"
Un altro scempio, il Presepe senza volto nel cuore dell’Europa. A Bruxelles, il tradizionale allestimento natalizio nella Grand-Place presenta le figure sacre private dei volti. Sostituite da sagome in tessuto multicolore. L’iniziativa, come al solito presentata come un gesto inclusivo, ha scatenato invece l’indignazione di la considera l’ennesima provocazione: una sorta di neutralizzazione del messaggio cristiano. A darne notizia il quotidiano on line L’identità: “Il Presepe senza volto a Bruxelles: uno sfregio alle radici cristiane”.
Sfregio alle nostre radici: presepe senza volto a Bruxelles
Il presepe allestito nella capitale belga non mostra i tratti di Maria, Giuseppe, Gesù Bambino né dei Re Magi. Al loro posto, sagome stilizzate composte da patchwork di stoffe grigie, rosse, beige, nere e marroni. Secondo gli organizzatori, la scelta cromatica è stata pensata per rappresentare “tutte le tonalità della pelle”, in modo da rendere il messaggio universale e accessibile a ogni cultura. I materiali utilizzati provengono da scarti tessili e fine serie, in linea con una visione sostenibile e inclusiva. L’indignazione corre sui social: si parla già di “presepe sharia”, di un allestimento fatto in nome di Allah. Per l’Islam infatti il volto di Maometto non può essere rappresentato, per evitare l’idolatria. Così anche Gesù, Giuseppe e Maria vengono “islamicizzati” e privati del volto.
“Per ora, Giuseppe ha una sola moglie. Il burqa sarà per l’anno prossimo”: è l’ironia amara di un utente. “Anche questo ulteriore passo verso il baratro è stato fatto”, commenta un altro. Sui siti è un profluvio di commenti negativi.
Fidanza: “Per compiacere qualche islamico cancellano le nostre radici”
Il presepe senza volto non può non trovare lo sdegno di Carlo Fidanza, capo delegazione di Fdi al Parlamento europeo: “Raffigurare la Sacra Famiglia con il volto sfregiato nel pieno centro storico di Bruxelles, forse per compiacere qualche islamico, non è un gesto di “inclusione”; ma l’ennesimo schifoso tentativo di cancellare le nostre radici e la nostra identità”.
Da Genova a Bruxelles
Attaccare il senso della Natività sembra essere lo sport preferito che si ripete tristemente ogni anno: scuole che lo aboliscono per non offendere altre religioni sono all’ordine del giorno e sicuramente non mancheranno altri esempi di annacquamenti delle nostre radici cristiane. Gia da Genova è venuto l’esempio del triste mainstream che imperversa: A Palazzo Tursi, sede del Comune di Genova, dove da sempre viene allestito il presepe nel colonnato del palazzo, quest’anno cesserà questa tradizione: la neo sindaca Silvia Salis ha optato per un più ‘inclusivo’ villaggio di Babbo Natale. Subito si è fatta sentire la protesta del centrodestra all’annuncio dell’assessora alle Tradizioni del Comune di Genova, la grillina Tiziana Beghin, che quest’anno il presepe non ci sarà.