La provocazione
Hannoun torna in piazza a Milano, attacca i “giornali fascisti” e annuncia: “Farò ricorso contro il foglio di via”
«Farò ricorso contro il foglio di via»: promette battaglia Mohammad Hannoun, rientrato a Genova dopo la manifestazione organizzata sabato dall’Associazione Palestinesi d’Italia, di cui è presidente, a Sesto San Giovanni, alle porte di Milano. Lo scorso 25 ottobre il questore di Milano ha emesso un provvedimento di allontanamento e divieto di rientro in città nei confronti di Hannoun, con l’accusa di istigazione a delinquere per alcune dichiarazioni fatte nella manifestazione del 18 ottobre scorso. – “Nessuno mi può impedire di partecipare a una manifestazione, se non vado a Milano vado altrove e non per provocare chi mi ha dato il foglio di via, che rispetto anche se – spiega all’ANSA – non sono d’accordo con un provvedimento ingiusto nei confronti del diritto di espressione”. Hannoun aveva parlato delle esecuzioni da parte di Hamas di persone considerate collaborazioniste di Israele: “Non ho applaudito né giustificato – dice – ho solo chiarito l’andamento di un processo rivoluzionario, che accadde anche in Italia nel’45”. “Ho detto: chi la fa, l’aspetti. Tutto qua“. Per quelle dichiarazioni, FdI, Lega e FI anche oggi hanno chiesto la sua espulsione.
Malan e De Corato: “Hannoun ha sfidato le istituzioni”
“Basta ai deliri e alle farneticazioni antisemite Mohammed Hannoun, presidente dell’Associazione palestinesi in Italia. Infatti, ieri nonostante il Daspo deciso dalla Questura di Milano, da Sesto San Giovanni è tornato ad inneggiare alle atroci esecuzioni sommarie di presunti collaborazionisti di Israele, affermando addirittura che sono legittime. Non basta: ha attaccato giornalisti e la libera informazione con l’accusa di essere ‘fascisti’. Veri e propri deliri verso cui continuiamo a chiedere una fermissima condanna da parte di tutti i partiti, a partire da Pd e M5S che sono stati troppo indulgenti e ambigui. Ricordiamo, infatti, che grazie a loro Hannoun ha avuto la possibilità di accedere al Parlamento e di parlare. Un oltraggio ai luoghi simbolo della nostra democrazia e della libertà. Fratelli d’Italia continua a chiedere provvedimenti contro Hannoun che va espulso dall’Italia”, attacca Lucio Malan, capogruppo di Fratelli d’Italia al Senato.
Per Riccardo De Corato la manifestazione a Sesto San Giovanni, «appare come una sfida alle Istituzioni e una provocazione verso chi ha adottato misure a tutela della collettività. Non c’è spazio per i “professionisti della violenza” che, dietro la causa palestinese, cercano solo disordini e insicurezza. Ribadisco la mia fiducia nelle Forze dell’Ordine e nella Magistratura. Hannoun potrà ricorrere nelle sedi opportune, ma nel frattempo è giusto utilizzare tutti gli strumenti previsti dalla legge per prevenire nuove criticità. Come centrodestra – prosegue il deputato di Fratelli d’Italia – abbiamo già chiesto la sua espulsione: resto convinto che vada valutata con urgenza, insieme a ogni misura utile a garantire la convivenza civile. Chiedo infine a tutte le forze politiche e ai promotori di iniziative pubbliche—anche alla sinistra—di prendere distanze nette da slogan estremisti e messaggi d’odio. Milano e Sesto San Giovanni devono restare città di legalità e rispetto: nessuna ambiguità verso antisemitismo, estremismi e apologia della violenza».
Sardone: la sinistra prenda le distanze da questi personaggi
Anche per Silvia Sardone, vice segretario della Lega e Roberto Di Stefano, sindaco di Sesto San Giovanni, il corteo a Sesto è stata «una sfida». «Vorremmo ricordare – ribadiscono i due – a lui e a tutti i violenti che fanno i cortei con lui che con la Lega e con questo governo non c’è più spazio per i professionisti della violenza che vogliono solo creare disordini e insicurezza mascherandosi dietro la causa palestinese»: La sinistra «che va a braccetto con questi personaggi dovrebbe prenderne le distanze e invece continua a ‘difendere’ chi vuole Israele cancellato dalle cartine geografiche».