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Hannoun, il megafono pro-Hamas, offende la Meloni: “Ai vertici per fare la modella”. L’ira di FdI: “Linguaggio d’odio”

Il corteo di Milano

Hannoun, il megafono pro-Hamas, offende la Meloni: “Ai vertici per fare la modella”. L’ira di FdI: “Linguaggio d’odio”

Politica - di Robert Perdicchi - 9 Novembre 2025 alle 18:51

Nuovo show, nuove offese al governo Meloni, ieri, a Milano, al corteo per la Palestina, dove alcune centinaia di persone si sono date appuntamento in piazzale Loreto per una manifestazione organizzata dall’Associazione palestinesi in Italia. Presenti gruppi in rappresentanza di Rifondazione Comunista, Rete dei Comunisti e Si Cobas, oltre alla Casa delle Donne, a centro sociale Cambiare rotta e Osa-Opposizione studentesca alternativa. Il corteo ha percorso via Padova e via Giacosa, fino ad arrivare all’altezza del Parco Trotter: in collegamento telefonico, c’era il presidente dell’Api, Mohammad Hannoun, allontanato da Milano con un foglio di via per alcune frasi espresse alla manifestazione del 18 ottobre scorso pro Hamas. Nel suo intervento, l’esponente palestinese ha usato parole vergognose anche stavolta: ”La presidente Meloni era presente a Sharm el Sheikh -ha detto, riferendosi al vertice internazionale per la pace in Medio Oriente del 13 ottobre scorso-. Io non so se si sia presentata per sfilare, per fare la modella o se era lì per rappresentare l’Italia; ma se ha partecipato in rappresentanza del governo italiano allora dovrebbe impegnarsi e fare pressione perché vengano rispettati gli accordi”.

Hannoun offende la Meloni, FdI s’ indigna

“Mohammed Hannoun, megafono della propaganda pro pal e antisemita, oggetto di plurimi Daaspo per linguaggio d’odio e cantore delle gesta dei terroristi di Hamas, in un comizio ha affermato che la presidente Giorgia Meloni era presente a Sharm el Sheikh ‘per fare la modella’ e non per rappresentare l’Italia – dichiara il deputato di Fratelli d’Italia e responsabile del dipartimento immigrazione del partito, Sara Kelany – È l’ennesimo insulto alla nostra Presidente del Consiglio e, ancor più gravemente, la dimostrazione che l’Islam fondamentalista non rispetta le donne, che vorrebbe subordinate e sottomesse agli uomini. Una visione inaccettabile. Hannoun porti rispetto alle istituzioni e alle donne italiane e non si permetta più di insultare. Aspettiamo, credo ancora una volta invano, che questo attacco orrido venga condannato anche dalle parlamentari di sinistra, che gridano al patriarcato ad ogni piè sospinto”.

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