Momento no
Guai seri per Sanchez: in Spagna aumenta il deficit commerciale con gli Usa e i prezzi del cibo si impennano
Guai seri per Pedro Sanchez, che oltre a fronteggiare diversi rincari sul cibo, adesso è costretto a fare i conti con il deficit commerciale della Spagna con gli Usa. Nei primi nove mesi dell’anno il disavanzo della penisola iberica verso l’America ha raggiunto i 10.785,6 milioni: stiamo parlando di una cifra superiore del 38,7% rispetto al saldo negativo di 7.772,4 milioni di euro registrato nello stesso periodo del 2024. Questo è quanto emerge nel rapporto mensile sul commercio estero, redatto dal Ministero dell’Economia spagnolo. Tra gennaio e settembre, il Paese europeo ha esportato beni per un valore di 12,604 miliardi di euro negli Stati Uniti: il 7,4% in meno rispetto ai primi nove mesi del 2024.
Guai seri per Sanchez: il deficit commerciale tra Spagna e Usa si fa sentire
I 12.604 miliardi di esportazioni spagnole verso gli Stati Uniti rappresentano il 4,4% del commercio estero totale del Paese tra gennaio e settembre, che ammonta a 288,339 miliardi di euro. Quanto alle importazioni, la Spagna ha comprato beni e servizi dagli Stati Uniti per un valore di 23.390 miliardi di euro nei primi nove mesi dell’anno, una cifra superiore del 9,4% rispetto allo stesso periodo del 2024. Questo dato rappresenta il 7,1% delle importazioni spagnole totali, che sono arrivate a 329.446 miliardi di euro fino a settembre.
Salgono anche i costi di alcuni alimenti: le uova su tutti…
Su base annua, da ottobre 2024 a ottobre 2025, le uova sono gli alimenti che hanno registrato il più grande aumento di prezzo in Spagna, salendo a +22,5% rispetto all’anno precedente. Nella classifica seguono il caffè a +19,4%, la carne bovina a +17,8%, il cioccolato a +16,1%, gli altri oli commestibili a +15,3% e il cacao a +12,7%. I conflitti internazionali, ad esempio hanno intralciato il trasporto e la distribuzione del caffè, aumentandone ulteriormente il prezzo. Inoltre, il costo è stato influenzato anche da condizioni meteorologiche avverse, come siccità e gelate nei principali paesi produttori, che hanno ridotto i raccolti.