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Gratteri fa il bis. Attribuisce di nuovo a Falcone il “no” alla separazione pm-giudice” ma spunta il testo integrale che lo smentisce

La riforma della giustizia

Gratteri fa il bis. Attribuisce di nuovo a Falcone il “no” alla separazione pm-giudice” ma spunta il testo integrale che lo smentisce

Politica - di Marta Lima - 15 Novembre 2025 alle 17:38

Nicola Gratteri cita ancora Giovanni Falcone. Ma, secondo il quotidiano ‘Il Dubbio’, il procuratore di Napoli avrebbe riportato di nuovo in modo incongruente e fuorviante le parole del magistrato ucciso a Capaci. In un articolo, anticipato sul sito del giornale e firmato dal direttore del ‘Dubbio’ Davide Varì insieme con Damiano Aliprandi, si osserva: “Ci risiamo, il procuratore Gratteri ha deciso ancora una volta di frugare tra le memorie di Giovanni Falcone per provare a rimediare alla figuraccia sulla presunta frase con cui ha schierato Falcone stesso contro le carriere separate. Stavolta ha tirato fuori l’intervento (bellissimo) che Falcone fece all’Istituto Gonzaga dei Gesuiti di Palermo l’8 maggio del ’92. Quel documento lo abbiamo anche noi. Ma integrale, non un frammento decontestualizzato ad arte per dimostrare l’indimostrabile, ovvero che Falcone era contrario alla separazione tra giudice e pm”.

Gratteri e la teoria del Falcone contro la separazione delle funzioni

“Il punto – si legge ancora nell’articolo de ‘Il Dubbio’ – è che quell’intervento di Falcone fa riferimento a un dibattito relativo all’autonomia dei magistrati dalla politica, ma anche della politica dai magistrati. Ecco il passaggio integrale che evidentemente Gratteri non deve aver visto: ‘Il pubblico ministero è sì un organo giudiziario, ma, non essendo titolare della potestà di giudicare, neppure può dirsi giudice in senso tecnico. Quali che possano essere nel concreto le soluzioni da adottare, un punto mi sembra fondamentale: il pm deve avere un tipo di regolamentazione differente da quella del giudice, non necessariamente separata. E ciò non per assoggettarlo all’esecutivo, come si afferma, ma al contrario per esaltarne l’indipendenza e l’autonomia’”.

“Ma è in un passaggio ancora successivo del discorso di Falcone – scrivono ancora i due giornalisti de ‘Il Dubbio’ – “che il taglia e cuci di chi vuol dimostrare l’indimostrabile è più evidente: ‘Indipendenza ed autonomia, se per un verso devono essere strettamente legate all’efficienza dell’azione della magistratura, dall’altro non significano affatto separatezza dalle altre funzioni dello Stato. Io credo che prima o poi si riconoscerà che non è possibile una meccanicistica separatezza perché ciò determina grossi problemi di funzionamento e di raccordo’. Chiarissimo – chiosa ‘Il Dubbio’ – la separatezza di cui parla Falcone, qui, non è tra giudice e pm, ma tra i diversi poteri e organi dello Stato. Falcone si era trovato isolato dai suoi colleghi proprio perché aveva accettato di andare a Roma e dialogare con tutte le anime dello Stato per meglio combattere la mafia. Ma è soprattutto quella frase iniziale di Falcone sul ruolo del pm, che chiude il cerchio, e che vale la pena di rileggere ancora: ‘Il pubblico ministero è sì un organo giudiziario, ma, non essendo titolare della potestà di giudicare, neppure può dirsi giudice in senso tecnico’. Il pm non è un ‘para-giudice’, per Falcone. Più chiaro di così”.

 

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di Marta Lima - 15 Novembre 2025