La rivoluzione
Gran Bretagna, linea durissima sui migranti: la ministra “immigrata” Mahmood si butta a destra…
Tolleranza zero sui migranti clandestini, secondo il modello Italia, secondo lo schema Danimarca, secondo la soluzione Albania che tanto piace anche alla Ue, secondo i principi sovranisti della destra mondiale. Il ministro degli Interni britannico, Shabana Mahmood, che in quanto Laburista fa parte di un governo di centrosinistra, quello guidato da Keir Starmer, ha definito il piano sull’immigrazione che presenterà domani “la più ampia riforma per contrastare l’immigrazione irregolare dei tempi moderni”.
La Gran Bretagna fa mea culpa sui migranti, anche da sinistra
E’ ”una missione morale” la lotta all’immigrazione clandestina per la ministra degli Interni britannica Shabana Mahmood. Tanto che domani annuncerà una serie di misure che, sul rigido modello danese, puntano a rivedere la politica d’asilo rendendo il Regno Unito meno attraente. Convinta che ”l’immigrazione illegale stia lacerando il Paese”, come ha detto alla Bbc, Mahmood prevede innanzitutto che le persone che presentano richiesta di asilo dovranno aspettare 20 anni prima di fare domanda di residenza permanente. Inoltre la richiesta di asilo verrà rivista ogni due anni e se provengono da Paesi considerati sicuri verranno rimpatriati. Attualmente la richiesta di asilo ha una durata di cinque anni.
Domani la ministra sarà più precisa, fornirà dettagli e illustrerà gli aspetti pratici del piano per contrastare l’immigrazione illegale. Nel frattempo, Mahmood ha aggiunto che i suoi piani mirano anche ad affrontare le condizioni “ingiuste” che, a suo dire, permettono ad alcuni richiedenti asilo di godere di condizioni migliori rispetto ai cittadini del Regno Unito. “So che l’immigrazione illegale sta creando enormi divisioni nel nostro Paese e credo che dobbiamo agire se vogliamo mantenere il consenso per l’istituzione di un sistema di asilo”, ha affermato.
Spiegando che “anch’io sono figlia di migranti, i miei genitori sono arrivati in questo Paese legalmente alla fine degli anni ’60 e negli anni ’70, l’immigrazione è profondamente radicata nella mia esperienza di britannico e anche in quella di migliaia dei miei elettori”, Mahmood ha detto di affrontare il tema dell’immigrazione come ”una missione morale” che sta dividendo le comunità. “Le persone possono vedere un’enorme pressione sulle loro comunità e un sistema che non funziona, dove si infrangono le regole, si abusa del sistema e la si fa franca”, ha aggiunto. Mahmood ha anche intenzione di rendere “discrezionali” l’alloggio e le indennità finanziarie settimanali e di revocarle a coloro che hanno il diritto di lavorare nel Regno Unito, ma non lo fanno, afferma la Bbc.