Non c'è pace per Starmer
Gran Bretagna, esodo di massa degli infermieri per le leggi sull’immigrazione: la sanità rischia il collasso
Fino a 50mila infermieri potrebbero lasciare il Regno Unito dopo la stretta sui migranti scelta dal ministro degli Interni britannico, Shabana Mahmoood. A rivelarlo è stato un sondaggio del Royal College of Nursing e di cui il Guardian ha visualizzato una copia. Secondo questo rapporto, il Sistema sanitario inglese rischia di sprofondare nella peggiore crisi di sempre, perché sarebbe il più colpito dalla norma sui lavoratori immigrati. Forse sarebbe stato meglio investire sui lavoratori autoctoni o trovare un modo per regolarizzare chi realmente è arrivato per lavorare. Ed ecco che arriva il cortocircuito anche per una delle civiltà più cosmopolite in Europa. Tra le misure introdotte per limitare la migrazione c’è un innalzamento dei requisiti di competenza per i lavoratori stranieri, a cui sarà richiesta la laurea e una migliore conoscenza della lingua inglese per ogni tipo di visto, compreso quello per i familiari a carico.
Cortocircuito in Gran Bretagna: le nuove leggi sui migranti farebbero collassare il sistema sanitario
Il grande esodo di massa degli infermieri, secondo il Guardian, sta rischiando di minacciare la sicurezza dei pazienti, vanificando gli sforzi del governo per ridurre i tempi di attesa. Un’altra gatta da pelare per il primo ministro laburista Keir Starmer, che non riesce nemmeno a trovare un modo agevole per espellere i clandestini. Inoltre, il quotidiano britannico ha riportato che sono oltre 200mila gli infermieri con formazione internazionale: questi rappresentano circa il 25% della forza lavoro totale del Regno Unito, che in totale ammonta a 794mila unità.
Qualcuno ha già scelto di andarsene autonomamente
Le modifiche proposte dal governo britannico di sinistra, a proposito del permesso di soggiorno a tempo indeterminato, hanno suscitato allarme in diverse persone. In tanti stanno valutando di lasciare definitivamente il Regno Unito, in base a quanto suggerisce l’indagine. Nei fatti, quasi un infermiere su 10 che lavora nel Regno Unito potrebbe essere interessato dalle modifiche sul soggiorno. Invece, stando ai dati governativi, 76.876 persone hanno ottenuto un visto dal 2021 e avrebbero diritto allo status di residente permanente dopo cinque anni. Nonostante ciò, i piani per raddoppiare il periodo a un decennio hanno comunque messo a repentaglio i piani per il futuro di alcuni migranti.