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Domani e dopodomani il voto

Finché la barca “non va”: i disastri della campagna elettorale di Roberto Fico e la Campania che non vuole i dilettanti

Dal gozzo ormeggiato per poche centinaia di euro, al reddito di cittadinanza, al figlio di Mastella in lista: tutti gli errori del penstastellato

Politica - di Gianni Giorgi - 22 Novembre 2025 alle 14:09

In poco meno di due mesi Roberto Fico è riuscito a trasformare una vittoria sicura in una partita contendibile per le regionali in Campania. Merito anche della credibilità di Edmondo Cirielli, candidato del centrodestra. Ma se Fico poteva scansare un ostacolo non ne ha scansato nemmeno uno. Facendosi del male da solo. Domani e dopodomani in Campania si voterà per il successore di Vincenzo De Luca.

Dalla barca al reddito, i disastri di Fico

Roberto Fico ha fatto scoprire al mondo intero non solo di possedere una barca di valore (circa 500mila euro), dopo avere predicato, per gli altri, povertà. Ma a tutto questo si è aggiunto che ormeggia il gozzo in un porto militare pagando la cifra irrisoria di 550 euro l’anno. Alla faccia di chi pensava che combattesse i privilegi della casta.

Poi, il solito refrain sul reddito di cittadinanza proposto attraverso l’utilizzo dei fondi europei: ci aveva già provato Pasquale Tridico in Calabria ed è stato sonoramente sconfitto. Proposta irricevibile e irrealizzabile.

Gli scontri con De Luca e la pace finta

Da presidente della Camera, Fico si è scontrato quotidianamente con Vincenzo De Luca. Ricambiato con tanto di improperi di ogni genere. Ma mentre il rais è scaltro e intelligente e ha fatto l’accordo portando a casa la poltrona di segretario regionale del Pd per il figlio e una lista civica che detterà legge, il pentastellato si è dovuto rimangiare tutto quanto aveva detto nei mesi scorsi. “Rinnovare, cambiare passo”, sono rimaste parole vuote.

Il rinnovamento con il figlio di Mastella…

Nella coalizione di Fico c’è tutto ciò che lui rinnegava. Clamorosa la presenza del figlio di Clemente Mastella, l’altro highlander della politica italiana. Anche qui, l’ex numero uno di Montecitorio si è rimangiato in fretta tutte le promesse di rinnovamento. Una cosa che Massimo Cacciari ha definito, “indecente”.

La rimonta di Cirielli

Partito con ben venti punti di svantaggio nei sondaggi, Edmondo Cirielli è arrivato, nell’ultima rilevazione consentita dalla legge, a meno 8 punti da Fico. Il voto disgiunto, la sua credibilità e serietà attraggono molti elettori di centrosinistra. Consegnare una regione come la Campania al puro dilettantismo è una cosa che fa paura.

 

 

 

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di Gianni Giorgi - 22 Novembre 2025