I casi crescono
Figli sottratti e portati all’estero: 362 casi nei primi mesi del 2025, fenomeno in drammatica espansione
«Il fenomeno è grave e si sta ampliando anche perché aumentano le coppie miste», osserva l’avvocato Gian Ettore Gassani, presidente dell’Associazione matrimonialisti italiani
Nel primo semestre del 2025, dietro le statistiche che scorrono in poche righe, si muove un Paese che fatica a seguire le traiettorie spezzate di bambini sottratti a uno dei due genitori e trascinati oltre confine. Sono 362 i minori coinvolti, un numero che supera già — in sei mesi — l’intero bilancio del 2024. I fascicoli aperti nell’anno in corso sono 75, mentre gli altri 278 arrivano da procedimenti irrisolti, trascinati negli archivi consulari come onde di piena che non trovano sbocco.
Bambini scomparsi, casi in aumento
In 40 dei 75 nuovi episodi, l’Italia ha dovuto chiedere la collaborazione delle autorità estere; tra i fascicoli ancora aperti, il sostegno richiesto oltre confine riguarda 180 casi su 278. Le mete più frequenti si ripetono come un rosario geografico: Germania, Regno Unito, Spagna, Brasile per i dossier più recenti; Romania, ancora Regno Unito, Germania, Francia e Spagna per quelli più datati. Paesi diversi, ma stessi ostacoli: l’attesa, spesso lunga anni, che i procedimenti civili o penali maturino una decisione definitiva.
Nel groviglio di numeri riaffiora anche una storia che all’inizio del 2025 aveva scosso l’opinione pubblica: il caso del piccolo Ethan, allontanato dalla madre Claudia Ciampa dal suo ex compagno statunitense, Eric Oward Nichols, durante una vacanza in Puglia. La scomparsa, denunciata nell’agosto 2024, è rimasta come un’ombra che continua ad attraversare il dibattito sul tema.
“Il fenomeno è grave e si sta ampliando”
Sul fronte giuridico, le parole dell’avvocato Gian Ettore Gassani, presidente dell’Associazione Matrimonialisti Italiani, fotografano la dimensione del problema: «Il fenomeno è grave e si sta ampliando anche perché aumentano le coppie miste», osserva. La sua voce è quella di chi questi casi li segue da anni, con la pazienza di chi sa che ogni procedimento è un labirinto a sé.
La Convenzione dell’Aja del 25 ottobre 1980 dovrebbe accelerare il rientro dei minori, ma non tutti gli Stati l’hanno ratificata. Lo ricorda lo stesso Gassani: «Purtroppo non tutti i paesi hanno sottoscritto e ratificato la Convenzione», strumento essenziale per azionare in tempi rapidi la cooperazione internazionale.
E aggiunge:«Mi sono occupato di tanti casi. Recentemente l’Italia si fa più rispettare. Tuttavia in alcuni Paesi, in Sud America ad esempio, ci sono grosse difficoltà, è difficile proprio anche parlare con un giudice. O ci sono realtà complicate, come in alcuni Paesi musulmani, dove le leggi, la religione e la cultura tendono a favorire l’affidamento al padre».
Un tavolo istituzionale per rafforzare la ricerca
Mentre le statistiche continuano a crescere, oggi nella Sala della Regina della Camera dei Deputati si tiene il convegno dal titolo “Ricerca delle persone scomparse in Italia: attualità e prospettive di riforma”. Un appuntamento che arriva in un momento in cui il tema della sottrazione internazionale di minori chiede un salto di qualità nelle risposte dello Stato.
L’iniziativa è stata promossa da Carolina Varchi, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Giustizia e prima firmataria della proposta di legge che punta a istituire il Nucleo Investigativo Speciale ricerca Scomparsi (NISS), struttura dedicata a intervenire con maggior tempestività e strumenti specifici.
Tra gli interventi sono attesi il vice ministro del Lavoro Maria Teresa Bellucci, il sottosegretario all’Interno Emanuele Prisco, il commissario straordinario per le persone scomparse Saverio Ordine, insieme a rappresentanti delle forze dell’ordine, delle forze armate, di Telefono Azzurro e dell’associazione Penelope.
Sarà presente anche la giornalista Federica Sciarelli, che da anni affronta questi temi a Chi l’ha visto?, portando nelle case degli italiani l’eco di vicende che spesso rischiano di rimanere confinate nei verbali.