L'intervista
Fazzolari: “Contro le menzogne di Ranucci procedo per le vie legali”
Sottosegretario Fazzolari, anche oggi è finito al centro delle cronache per le accuse di Sigfrido Ranucci, con l’opposizione che le muove nuovi attacchi.
«Guardi, dopo tanti anni, non riesco ancora a capacitarmi di quanto sia prevedibile la sinistra. Come un vecchio cabarettista che ripete da una vita gli stessi sketch, tanto che gli spettatori anticipano divertiti la fine della battuta».
A cosa si riferisce?
«Nell’intervista di ieri al Corriere della Sera, quando mi è stato chiesto se avessi intenzione di agire in sede legale contro Sigfrido Ranucci per le sue false accuse sul mio conto, ho risposto così: “Se non andassi avanti con un’azione legale, finirei per avvalorare le accuse di Ranucci. Se invece scegliessi di tutelarmi, verrei accusato di voler intimidire la stampa”. Ed è andata esattamente così. Un copione già scritto. D’altronde, non servivano particolari doti di preveggenza. E infatti, a distanza di poche ore, mi vengono mosse entrambe le accuse».
Cioè?
«Da una parte abbiamo una serie di esponenti del Pd e del M5S che mi accusano di voler intimidire Ranucci e la libera stampa minacciando querele; dall’altra, dagli studi di La7, qualcuno si chiede perché io non abbia querelato, se davvero ritengo di aver subito un’accusa ingiusta».
E che idea si è fatto?
«Secondo la sinistra, lo schema dovrebbe essere quello di prenderle senza reagire, con alcuni che ti tengono fermo mentre un altro colpisce liberamente. Non sono mai stato incline ad assecondare questi metodi e non lo farò neppure questa volta. Procederò quindi per le vie legali contro le menzogne volontariamente diffuse da Ranucci sul mio conto».