La decrescita federale
Crisi delle aziende in Germania: una su tre accusa un calo degli ordini, l’uscita dalla recessione è ancora lontana
Circa un’azienda su tre in Germania riceve pochi ordini. La quota è scesa dal 37,8 di luglio al 36,9 di ottobre, anche se per il momento rimane al di sopra della media a lungo termine. Al momento, come ha spiegato il responsabile delle indagini Ifo Klaus Wohlrabe, “la via d’uscita dal crollo degli ordini è ancora lunga”.
Ma le cattive notizie per Berlino non finiscono qui, perché “la mancanza di ordini può derivare dalla debolezza della domanda dovuta alla situazione economica, ma anche da costi eccessivi e quindi da una scarsa competitività di prezzo tra le aziende”. Anche se il settore automobilistico sta tirando un sospiro di sollievo, a pagare le spese della recessione sono il settore metalmeccanico e l’industria cartaria. Insomma, dopo il problema sulla vaghezza degli investimenti, la cancelleria Merz deve anche supplire ai problemi aziendali diffusi nella Repubblica federale.
Crisi delle aziende in Germania: diversi settori colpiti dalla mancanza di ordini
I fornitori di servizi hanno anche indicato una mancanza di ordini con una frequenza leggermente maggiore, con una quota in aumento dal 31,4 al 33,6%. Tra le attività più colpite, al 64%, ci sono le agenzie di lavoro interinale. Attualmente, la mancanza di ordini è superiore alla media anche nel settore alberghiero, al 52,4%, così come nelle agenzie pubblicitarie e le società di ricerche di mercato al 54,8%.
La situazione rimane difficile nel commercio: quasi due terzi dei grossisti, quindi il 61,9%, hanno segnalato una mancanza di ordini, in leggero calo rispetto al trimestre precedente al 64,9%. Eppure, la situazione è migliorata solo minimamente tra i rivenditori al dettaglio: la quota è scesa dal 52,1 al 48,4%. Ciò significa che circa un’azienda su due segnala ancora una domanda insufficiente. E mentre l’economia tedesca collassa, la Cina è riuscita a guadagnare il ruolo di primo partner commerciale della Germania, superando anche gli Stati Uniti. Da gennaio a settembre, le esportazioni dalla Germania alla Cina sono aumentate del 12%, anche se la mancanza generale degli ordini dal primo Paese si fa sentire.