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Chiamata alle armi “copia e incolla” di Landini contro la manovra. Sarà di venerdì, che fantasia. L’ironia del centrodestra

Weekend lungo

Chiamata alle armi “copia e incolla” di Landini contro la manovra. Sarà di venerdì, che fantasia. L’ironia del centrodestra

Politica - di Stefania Campitelli - 7 Novembre 2025 alle 17:59

L’ironia c’è tutta. Per calendario, tempistica e motivazioni ‘copia e incolla’. Puntuale come un orologio svizzero la chiamata alle armi di Maurizio Landini contro la manovra “affamapopolo” del governo Meloni. Per venerdì 12 dicembre il leader della Cgil ha convocato il rito dello sciopero generale con annesso sfilata di cortei e presunto bagno di folla nel comizio finale. Quello di venerdì (giorno  privilegiato dal sindacato per incrociare le braccia a ridosso del weekend) è solo l’ultima tappa di una mobilitazione urlata prima ancora di conoscere i contenuti della legge di bilancio. L’annuncio di Landini  arriva dal Mandela Forum di Firenze, durante l’evento “Democrazia al lavoro”. I toni sono quelli di sempre: una legge di Bilancio che “premia i più ricchi e non i più poveri”, che “incentiva le disuguaglianze” e prevede “crescita praticamente zero”. Tanta retorica populista condita di slogan usa e getta. E poco importa se per l’Italia che lavora sarà un altro venerdì nero.

Sciopero, l’ironia della premier: chissà in quale giorno cadrà?

Alla notizia della data la premier Meloni ci scherza su gelando Landini e facendo innervosire le sinistre, a giudicare dalla levata di scudi dei solidali con gli scioperanti che la accusano di arroganza. “Nuovo sciopero generale della Cgil contro il governo annunciato dal segretario generale Landini. In quale giorno della settimana cadrà il 12 dicembre?”, si domanda ironicamente Giorgia Meloni su X. Una frase che fa pendant con una precedente bordata al consueto venerdì cigiellino. Memorabile la sua frase che “weekend lungo e la rivoluzione non vanno d’accordo. Sulla stessa lunghezza d’onda Matteo Salvini che consiglia al compagno Landini di lavorare di fantasia. “Per una volta rinunci al weekend lungo e organizzi lo sciopero in un altro giorno della settimana”.

La solita chiamata alle armi di Landini ‘copia e incolla’

La mission è chiara: sobillare la ribellione e lo scontro sociale contro il governo tiranno tra bandiere rosse e bella Ciao, con l’aiutino dei bravi ragazzi dei centri sociali che assalgono gli agenti. Prevedibile la presenza di presunti infiltrati pronti a mettere a ferro e fuoco mezza Italia. “Un altro weekend lungo e città bloccate grazie a Landini, che ha confuso lo sciopero generale per un passatempo e che ogni due per tre lancia una mobilitazione”, è il commento di Maurizio Gasparri. “Peccato che dietro la maschera della protesta sociale siano ormai evidenti le sue velleità di scalata politica. Landini parla di ‘manovra ingiusta’ ma i numeri ci dicono tutt’altro”. Anche Galeazzo Bignami commenta l’ennesimo sciopero generale a 10 giorni dal Natale. “Molto strano che sia un venerdì, chissà perché hanno scelto quel giorno. Forse un’idea io la ho…”, scrive su X il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera. Gian Marco Centinaio della Lega osserva che lo sciopero contro la manovra arriva puntuale come l’influenza di stagione. “Rigorosamente di venerdì e quando ancora l’esame parlamentare della legge di Bilancio non sarà completato e, quindi, non si conoscerà il testo definitivo. Ma a Landini questo non importa: se al governo c’è il centrodestra, lui protesta a prescindere”.

La maggioranza: ridicolo accusare il governo di non fare nulla per i salari

Calendario a parte, le obiezioni della Cgil non tengono. “È ridicolo accusare la maggioranza di non fare niente per i salari. Negli ultimi due anni abbiamo abbassato le tasse a chi guadagna meno e ora proseguiamo con il ceto medio. Se Landini vuole la patrimoniale o l’esproprio proletario – conclude il leghista –  è chiaro che da noi non li avrà. Ma basta guardare in faccia la realtà per capire che il suo è uno sciopero politico”. E la conferma arriva da Giuseppe Conte. “Il sindacato fa le sue battaglie, noi come forza politica facciamo le nostre”. E giù con il racconto dei 20 miliardi per le armi e dei tagli a discapito degli ultimi.

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di Stefania Campitelli - 7 Novembre 2025