Il voto regionale
Campania, altro che pizza e Fico: la sinistra la fa precipitare in fondo alla classifica sulla qualità della vita
Il verdetto arriva dai numeri, a pochi giorni dal voto. Le cinque province della Campania sono in fondo alla classifica sulla qualità della vita in Italia, dice uno studio del quotidiano economico “Italia oggi”, che boccia la regione governata da De Luca – che ha lasciato il testimone (si fa per dire…) al grillino Roberto Fico – anche sulla sanità: quattro province campane su cinque sono tra le prime 50 – con Napoli che è al 38esimo posto e Benevento al 30esimo – mentre Caserta è in fondo alla classifica.
Campania in mano alla sinistra, e all’orizzonte c’è Fico
Vale appena la pena di ricordare che quasi ovunque è il centrosinistra a governare in Campania. A Napoli il sindaco è Gaetano Manfredi, sostenuto da una coalizione di centro-sinistra con il Partito Democratico come forza principale, a Salerno il sindaco è Vincenzo Napoli, delfino di De Luca, anche lui sostenuto dal centrosinistra, con appoggio dal Pd e altri partiti di centrosinistra, a Caserta il primo cittadino è Carlo Marino, di area centrosinistra, mentre a Benevento regna Clemente Mastella, con una lista civica di centro-sinistra che sostiene, alle Regionali, Roberto Fico. Solo ad Avellino il sindaco è Laura Nargi, eletta come indipendente ma con appoggio informale del centrodestra, peraltro la meglio posizionata in classifica.
Province campane bocciate quasi su tutto, la migliore è Avellino
Dall’indagine sulla qualità della vita di ‘Italia oggi’ il primo posto è occupato da Milano, messa però malissimo sul fronte della sicurezza, e all’ultimo Caltanissetta. Delle cinque province campane, quella meglio posizionata – al 77esimo posto su 107 della classifica generale – è Avellino, seguita da Salerno (81esima), Benevento (86esima), Caserta (93esima), con Napoli (98esima) ultima. Peggio del capoluogo partenopeo fanno solo Palermo, Catania, Taranto, Siracusa, Agrigento, Foggia, Reggio Calabria, Crotone e, appunto, Caltanissetta. Ma i numeri negativi della provincia di Napoli non si fermano qui: è ultima tra le 107 province italiane nella classifica ‘affari e lavoro’ e per quanto riguarda il tasso di disoccupazione tra i 18 e i 64 anni, che è al 18,38% per gli uomini e al 23,91% per le donne. Tra le altre province, sempre per quanto riguarda affari e lavoro, Caserta è al 97esimo posto e Salerno al 92esimo. La migliore performance è ancora una volta quella di Avellino,che si colloca però comunque sempre all’83esimo posto. Anche per il tasso di occupazione femminile i numeri non sono positivi: la provincia di Napoli è 102esima, peggio fanno Crotone, Caserta, Caltanissetta, Barletta-Andria-Trani e Taranto. Quanto all’ambiente – che comprende tra le altre cose i consumi di energia elettrica, la densità di verde storico e i parchi urbani, il superamento dei limiti di biossido d’azoto e pm10 – Napoli è al 104esimo posto, Benevento al 71esimo, Caserta al 70esimo, Salerno al 63esimo, e Avellino al 45esimo.
De Luca e Fico, ma soprattutto gli elettori, daranno un’occhiata a questi dati?