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Calenda “accerchiato” da pro-Pal e trans-femministe alla Sapienza tra urla e insulti. “Fossi in voi mi vergognerei…”(video)

Blitz surreale

Calenda “accerchiato” da pro-Pal e trans-femministe alla Sapienza tra urla e insulti. “Fossi in voi mi vergognerei…”(video)

I Video del Secolo - di Gabriele Alberti - 26 Novembre 2025 alle 13:26

Brutta disavventura per Carlo Calenda. Il leader di Azione ha partecipato a un dibattito sull’Europa nel principale ateneo di Roma – la Sapienza– ed è stato accolto con cori che lo accusavano di essere guerrafondaio, sionista e fascista. “Blaterano frasi che hanno sentito da altre parti”, ha commentato il senatore. Si trattava di un dibattito sul futuro dell’Europa, aperto a tutta la facoltà, su invito dell’associazione studentesca Universitari Federalisti Europei. Ma l’arrivo di Calenda è coinciso con l’avvio di un corteo contro la transfobia che era stato organizzato accanto all’aula dove avrebbe dovuto parlare il leader di Azione.

Studenti rossi contro Calenda alla Sapienza

Calenda è stato contestato dai gruppi studenteschi che partecipavano al corteo, ma ha voluto ugualmente andare incontro ai contestatori,  per confrontarsi con gli studenti. Alla sua flemma non ha cirrisposto una eguale civiltà. Gli hanno gridato in faccia  “sionista”, “fascista”. Un ragazzo gli ha urlato: “State costruendo le bombe sulla nostra terra”: slogan che nulla avevano a che fare con il tema del dibattito successivo. Alla fine, anche grazie all’intervento delle forze dell’ordine, si è riuscito comunque a dare inizio alla discussione nell’aula. Una ben strana contestazione “ProPal transfemminista”, un coagulo di elementi che fanno parte del “menù” di  certi ambienti legati alla sinistra movimentista e antagonista.

“Fuori i sionisti, fuori i liberali”. Calenda: “Surreale”

“Fuori i sionisti” ma anche “fuori i liberali” sono gli slogan che si sono sentiti. Qualcuno urla anche “la guerra è espressione patriarcale”… . Un insalata mista. Ha scritto Calenda sui social a commento della contestazione che ormai alla Sapienza è diventata routine.”Era previsto un corteo transfemminista in occasione del 25 novembre. Che qualcuno ha trasformato in una contestazione al confronto che avevo con gli studenti, su loro invito. Sono andato a parlare con i manifestanti. Ma tra urla, slogan confusi e accuse prive di argomenti è stato impossibile un confronto vero. Sentirmi dire ‘fuori i liberali dalle università’ è stato surreale: perché è proprio grazie alla democrazia liberale che oggi tutti, anche loro, possono manifestare e contestare. Negarlo significa non comprendere le libertà in cui viviamo e che abbiamo ereditato”. “Fossi in voi mi vergognerei” , lo si sente affermare nel video (qui in basso).

La solidarietà a Calenda di La Russia e Bernini

“Le università sono luogo di ascolto, confronto, dibattito. Nessuno si arroghi il diritto di decidere chi può e chi non può entrare, chi può e chi non può parlare. Solidarietà al senatore Calenda”. Lo scrive sui social, Ignazio La Russa, presidente del Senato. “Le università sono luoghi che si nutrono di ascolto e confronto, di incontri che arricchiscono e di dialoghi che aprono strade nuove. Spazi in cui le idee si confrontano, persino scontrano a volte: ma senza paura, violenze o censure. Per questo è profondamente ingiusto che qualcuno si arroghi il diritto di stabilire chi può entrare e chi no, chi può parlare e chi deve tacere. La libertà di espressione e di confronto è il cuore pulsante della comunità accademica: va custodita, protetta, difesa sempre. La mia solidarietà più sincera a Carlo Calenda”. Così su X il ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini.

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di Gabriele Alberti - 26 Novembre 2025