Lo scandalo americano
Bufera sull’idolo della sinistra Chomsky: era nel giro del pedofilo Epstein. “Esperienze di grande valore”
Non solo Trump, costretto a difendersi dalle accuse e dagli “Epstein files” di cui il presidente ha autorizzato la diffusione. Anche a sinistra un big, Noam Chomsky, viene additato come protagonista della “rete” del pedofilo Jeffrey Epstein: il celebre filosofo e linguista ha avuto contatti più intensi di quanto finora sostenuto con il finanziere morto in carcere nel 2019 mentre era in attesa di processo per pedofilia. Chomsky definì “una esperienza di grande valore” l’aver tenuto “contatti regolari” con Epstein, si legge nei nuovi documenti pubblicati nei giorni scorsi dal Congresso degli Stati Uniti. È noto come intellettuale radicale di sinistra, vicino a posizioni anarchico‑libertarie, critico dell’imperialismo statunitense, del capitalismo neoliberale e dei sistemi di propaganda dei media.
Naom Chomsky e i rapporti col pedofilo Epstein
Noam Chomsky è considerato un’icona della sinistra, soprattutto per il suo ruolo di critico radicale dell’imperialismo, del capitalismo neoliberale e delle ingiustizie sociali. Le sue posizioni politiche sono vicine a quelle dell’anarchismo libertario e del socialismo democratico, e da decenni è impegnato nel denunciare le politiche imperialiste degli Stati Uniti e le manipolazioni dei media di massa. Il suo pensiero è molto influente in ambienti di sinistra, attivisti e intellettuali progressisti, che vedono in lui un punto di riferimento per l’analisi critica del potere politico ed economico. Le sue tesi sono diffuse in ambito universitario, in particolare nelle facoltà di scienze politiche, filosofia e linguistica, così come tra giovani attivisti e movimenti No Global o anti-sistema. Molti seguaci italiani condividono le sue posizioni contro le politiche neoliberali, la guerra e le disuguaglianze economiche.
I documenti che accusano l’anziano filosofo
I documenti rivelano che Epstein e Chomsky erano abbastanza in confidenza per parlare di musica e discutere di potenziali vacanze insieme. Tra i documenti una lettera di sostegno non datata a Epstein attribuita allo stesso Chomsky, con l’intestazione “To whom it may concern” (A chi di competenza”). La lettera contiene una firma dattiloscritta a nome di Chomsky e fa riferimento al suo ruolo di ‘laureate professor’ presso l’Università dell’Arizona, incarico iniziato nel 2017, nove anni dopo che il finanziere si era dichiarato colpevole in Florida di adescamento alla prostituzione con una minorenne reato per cui aveva poi scontato una condanna di 13 mesi. “Ho incontrato Jeffrey Epstein circa sei anni fa”, si legge nella lettera di sostegno visionata dal Guardian: “Da allora siamo stati in contatto regolare, con molte discussioni lunghe e approfondite su un’ampia gamma di temi, incluse le nostre rispettive specializzazioni e il nostro lavoro professionale, ma anche molti altri argomenti di interesse comune. È stata un’esperienza di grandissimo valore per me”.
