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Borsellino non si pronunciò mai contro la separazione delle carriere e non fu mai ospite di “Samarcanda”: un’altra fake news

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Borsellino non si pronunciò mai contro la separazione delle carriere e non fu mai ospite di “Samarcanda”: un’altra fake news

Sul tema il magistrato non si è mai espresso pubblicamente. Il Dubbio ha verificato nelle teche Rai: non solo non ha mai pronunciato la frase attribuitagli, ma non è stato ospite della trasmissione citata. Fallisce il tentativo di fare del giudice un testimonial del No alla riforma della Giustizia

Politica - di Alberto Consoli - 11 Novembre 2025 alle 17:02

Le false interviste imperversano sulla separazione delle carriere. Prima hanno inventato una falsa intervista a Giovanni Falcone, ora a Paolo Borselino che si sarebbe pronunciato contro quello che è un caposaldo della riforma della giustizia. Ebbene non era vero che Falcone fosse contrario, anzi, ne era un assertore. E non è vero neanche il no di Paolo Borsellino. Ci aiuta Il Dubbio a fare un’operazione verità in replica a un articolo del Fatto Quotidiano “che una settimana fa ha rilanciato la falsa intervista a Falcone del 25 gennaio 1992”. (Intervista mai uscita su Repubblica). Nella quale intervista viene citato anche Paolo Borsellino. Gli si attribuisce una dichiarazione rilasciata alla storica trasmissione Rai, Samarcanda, condotta da Michele Santoro, il 23 maggio 1991: “Separare le carriere significa spezzare l’unità della magistratura. Il magistrato requirente deve poter svolgere la sua funzione senza dover rendere conto al potere politico”.

Separazione delle carriere, la falsa intervista a Borsellino

Una manna peri detrattori della Riforma Nordio. Una manna per attaccare la premier che rivendica di avere iniziato a fare politica a seguito dello sgomento per la strage di via D’Amelio.  Ma semplicemente non è vero. Il Dubbio nell’edizione del 10 novembre racconta di essere andato a verificare nelle teche Rai. “Il risultato è inequivocabile: Paolo Borsellino non solo non fu intervistato a Samarcanda in quella data, ma non è mai stato ospite della trasmissione. Un altro falso. Un’altra manipolazione. Un’altra strumentalizzazione della memoria di un magistrato ucciso dalla mafia”, si legge sulla testata.

Cosa disse effettivamente Borsellino

Dunque, Borsellino non si espresse mai pubblicamente nel merito dell’eventuale separazione delle carriere, scrive Damiano Aliprandi. E a proposito dell’indipendenza dei magistrati dal potere politico – tema centrale nella falsa citazione che gli viene attribuita – “basterebbe ascoltare il faccia a faccia tra Borsellino e l’allora ministro della Giustizia Claudio Martelli, tenutosi il 5 luglio 1991 a Racalmuto, il paese natio di Leonardo Sciascia. L’audio è disponibile su Radio Radicale (basta andare nel sito). “Chiunque ascolti le parole di Borsellino in quel dibattito capisce immediatamente che la frase sulla separazione delle carriere non è nel suo stile, non corrisponde al suo modo di ragionare”. Borsellino faceva un’analisi sull’Italia dell’epoca. In una situazione che molti definivano di “democrazia bloccata, senza reale alternanza al potere; con gli stessi partiti e sostanzialmente le stesse persone che governavano da decenni, l’indipendenza del pubblico ministero rappresentava una garanzia essenziale: contro il rischio che la giustizia venisse piegata agli interessi di una classe o fazione politica dominante.

La fake news su Borsellino circola nei talk di La7

Ma Borsellino precisava che se quella situazione politico-costituzionale fosse mutata, “se si fossero create le condizioni per una vera alternanza democratica, allora difendere a tutti i costi l’indipendenza del pm sarebbe diventata una posizione meramente corporativa”. Ragionamento da magistrato che guardava avanti con ragionamenti calibrati sulla società del momento ma anche in divenire; legati alla realtà politica e istituzionale del Paese. Trasformare demagogicamente il suo pensiero come se fosse stato un paladino della separazione delle carriere è troppo: un’operazione di mistificazione che purtroppo tracima nei talk show. Lo stesso magistrato Nicola Gratteri, ospite su La7  ha fatto esplicito riferimento all’intervista attribuita a Falcone. E a Piazza Pulita si è fatto riferimento alla falsa intervista di Paolo Borsellino. Insomma, Falcone e Borsellino non possono essere testimonial della campagna referendaria per il No alla separazione delle carriere. Grave il solo pensare di farlo.

Berrino: “Il Fatto chiarisca”

Quanto a Falcone, i suoi pronunciamenti a favore della separazione delle carriere sono documentate in interviste (vere), reali, conservate negli archivi. “Le fonti ci sono. Gli archivi sono accessibili. Basta avere l’onestà intellettuale di andarle a cercare con onestà intellettuale e nn forzarle a coincidere per forza con il proprio orientamento. Sulla questioni FdI non lascia correre. Il senatore di Fratelli d’Italia Gianni Berrino, capogruppo FdI in Commissione Giustizia a Palazzo Madama sottolinea la gravità dell’accaduto. “Il quotidiano il Dubbio afferma che sia falso che Paolo Borsellino abbia rilasciato dichiarazioni contro la separazione delle carriere dei magistrati. Queste dichiarazioni, pubblicate dal Fatto Quotidiano e poi rilanciate in molte trasmissioni televisive- riepiloga il senatore- sarebbero inventate. Il Fatto chiarisca questa gravissima circostanza: perché mettere in discussione simili affermazioni rappresenta un altro caso di inaccettabile mistificazione della realtà dei fatti”.

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di Alberto Consoli - 11 Novembre 2025