Operazione all'alba
Bliz Antimafia a Lecce: 22 arresti. Wanda Ferro: “risultato importante nella lotta alla Sacra Corona Unita”
L'indagine ha preso il via con la cattura di Sergio Notaro. La sottosegretaria all'Interno ha rivolto un "plauso agli inquirenti e agli oltre 100 militari impegnati nelle operazioni, insieme ai reparti specializzati dell'Arma"
I Carabinieri del Comando Provinciale di Lecce hanno eseguito all’alba 22 arresti, al termine di una attività investigativa coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, contro un clan della Sacra Corona Unita. Sono diciotto le persone portate in carcere e quattro sottoposte agli arresti domiciliari, su un totale di 55 indagati. Effettuato anche il sequestro preventivo di beni, per un valore di oltre 800.000 euro. Il provvedimento cautelare, costituito da 23 misure – una delle quali non eseguita poiché il destinatario è deceduto-, è stato emesso dal gip del Tribunale di Lecce.
Oltre 100 militari impegnati nell’operazione
All’operazione hanno preso parte oltre 100 militari, supportati dallo Squadrone Eliportato Cacciatori ”Puglia”, dal Nucleo Cinofili di Bari, dal 6° Nucleo Elicotteri di Bari-Palese e da personale specializzato Api e Sos dell’11° Reggimento ”Puglia”.
Gli indagati, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio, rapina, lesioni aggravate, usura, estorsione, ricettazione, protezione e porto illegale di armi ed esplosivi e procurata inosservanza di pena, tutti aggravati dal metodo mafioso. Individuati anche ruoli operativi di donne inserite stabilmente nei circuiti dello spaccio di droga.
Indagini avviate con la cattura di Notaro
Le indagini condotte dal Nucleo Investigativo dell’Arma di Lecce sono state avviate con la cattura del latitante Sergio Notaro, già condannato nel primo maxi-processo alla Sacra Corona Unita per appartenenza alla frangia mafiosa guidata da Giovanni De Tommasi, attiva a Squinzano. L’uomo, morto nel 2022, era ricercato per numerosi reati commessi tra il 2008 e il 2013, tra cui l’associazione mafiosa ex articolo 416-bis.E fu rintracciato in una dependance nelle campagne di Melendugno, dove si nascondeva da mesi, ponendo fine al suo tentativo di fuga: per questo l’indagine ha preso il nome convenzionale ”Escape”. Venne poi ricostruita dagli inquirenti la rete logistica di sostegno che aveva favorito la latitanza del capo clan.
Delineati struttura, ruoli, collegamenti e finanziamenti
Gli inquirenti hanno delineato la struttura, i ruoli, i collegamenti e le fonti di finanziamento di due frange operative riconducibili alla Sacra Corona Unita, attive nei territori di Campi Salentina e Squinzano: la prima guidata dal latitante arrestato, la seconda da un altro esponente vicino al clan De Tommasi. È stata inoltre accertata la presenza di un’ulteriore organizzazione, con struttura verticistica, dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti nelle aree di Campi Salentina, Novoli e Trepuzzi, nonché di un’altra associazione attiva nel traffico di droga nella zona di Casarano.
Wanda Ferro: plauso agli inquirenti e ai militari
Il sottosegretario all’Interno, Wanda Ferro, ha commentato la notizia rivolgendo i suoi complimenti a chi l’ha resa possbile: “L’operazione condotta oggi dai Carabinieri del Comando Provinciale di Lecce, con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia, rappresenta un risultato importante nella lotta alla Sacra Corona Unita e alle sue ramificazioni territoriali. I 22 arresti e i sequestri eseguiti testimoniano la capacità dello Stato di colpire con determinazione reti criminali radicate, spezzando circuiti di violenza e traffici di droga, in cui avevano un ruolo operativo stabile anche diverse donne, e ricostruendo la rete di favoreggiamento della latitanza del capo clan. Rivolgo il mio plauso agli inquirenti e agli oltre 100 militari impiegati nell’operazione insieme ai reparti specializzati dell’Arma” ha sottolineato Ferro.