CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Black Friday, le dieci regole per non farsi fregare dalle finte offerte e per fare davvero grandi affari

La settimana degli sconti

Black Friday, le dieci regole per non farsi fregare dalle finte offerte e per fare davvero grandi affari

Cronaca - di Monica Pucci - 21 Novembre 2025 alle 13:46

Con l’avvicinarsi del Black Friday si moltiplicano online gli inviti all’acquisto e le offerte imperdibili e, con questi, anche i siti farlocchi e i rischi di truffa. Ma attenti a credere che la questione interessi solo i ‘mattoni’, come ricorda l’imprenditore digitale napoletano Fabio De Rienzo, esperto di e-commerce e founder della piattaforma online Materassimemory.eu: “Il problema non è solo lo scam, la truffa palese per intenderci, ma anche tutte quelle tecniche che servono ad aumentare la pressione e spingere l’utente all’acquisto, anche quando non ve ne è la necessità”.

Black Friday, il decalogo per il consumatore

De Rienzo stila un decalogo, dieci piccole regole per far sì che il Black Friday sia vissuto come una reale occasione e non cadere in truffe o raggiri. “Innanzitutto, scegliere un sito o un venditore affidabile è il primo passo per evitare di cascare male. Oggi è più facile mettere su un e-commerce, anche fasullo, ma è anche vero che è più facile accedere a piattaforme di recensioni verificate che possono in qualche modo garantire l’esperienza d’acquisto; quindi, è bene verificare ‘cosa si dice online’ del negozio prima di completare l’acquisto”.

Segue a ruota il secondo consiglio: “Usare metodi di pagamento sicuri. Soprattutto nel caso di siti e portali meno conosciuti. Quasi tutti i siti possono gestire pagamenti digitali con app e servizi super conosciuti: non trovarli è una delle red flag più evidenti”. Altro campanello d’allarme è un’offerta troppo vantaggiosa, quelle che si catalogano come troppo belle per essere vere. “Dietro un’offerta assolutamente imperdibile – dichiara De Rienzo – che puntualmente arriva da aziende poco affidabili con sedi legali in luoghi strani, spesso si nascondono siti scam. L’obiettivo di queste piattaforme spesso è quello di carpire dati dell’utente, non solo finanziari”.

l quarto suggerimento riguarda poi le modalità di acquisto, in particolare quella del ripensamento. “Il Codice del Consumo italiano, che recepisce la direttiva comunitaria sui diritti dei consumatori, parla chiaro: nella maggior parte dei casi entro 14 giorni dalla consegna l’acquirente può restituire il prodotto ed essere totalmente rimborsato. I siti che non espongono chiaramente tali modalità e/o che si nascondono dietro procedure arzigogolate per il reso sono quelli da cui è necessario guardarsi bene”. Tale consiglio fa il pari con il quinto: “Verificare sempre i costi nascosti. Chi espone un prezzo molto basso ma poi aggiunge spese di spedizione gonfiate, assicurazioni obbligatorie, supplementi per il metodo di pagamento o costi generici di gestione sta semplicemente costruendo un artificio commerciale. Il prezzo reale è quello finale, non quello del banner, e il consumatore deve sempre poter conoscere in anticipo tutte le voci che compongono l’importo da pagare”.

A questo punto De Rienzo richiama l’attenzione anche su un altro meccanismo spesso sottovalutato: il prezzo mostrato non è necessariamente quello migliore possibile. “Qualcosa è stato fatto già anche in Italia, in occasione degli ultimi saldi, con l’obbligo di mostrare il prezzo medio del prodotto antecedente all’offerta. Ma è bene ribadirlo: anche online è utile verificare lo storico dei prezzi. Non fidatevi solo di quello che dicono i negozi di loro stessi, però. Per molte piattaforme, soprattutto le più grandi, esistono strumenti di terze parti che permettono di vedere l’andamento del prodotto nel tempo. Se un articolo è stato aumentato dieci giorni prima per poi essere ‘scontato’, l’affare è più apparente che reale”. E non basta: “Conviene monitorare l’articolo anche nei giorni immediatamente precedenti all’inizio ufficiale delle promozioni, per capire se lo sconto rappresenta davvero un ribasso o se il prezzo è stato ritoccato più volte”.

Se il sesto e settimo consiglio sono legati al prezzo dell’articolo, l’ottavo riguarda la disponibilità. “Un elemento – sottolinea De Rienzo – che spesso diamo per scontato: siamo così abituati al ‘tutto e subito’ che dimentichiamo di controllare se in effetti stiamo comprando qualcosa che al momento è nel magazzino del negozio. Durante il Black Friday la domanda esplode e non tutti i negozi aggiornano correttamente i propri magazzini online. Capita quindi di acquistare un articolo che risulta disponibile solo sulla carta, salvo poi scoprire che la consegna è prevista dopo settimane, quando non addirittura dopo mesi. Considerando che molti aspettano il Black Friday nella speranza di mettere un regalo sotto l’albero di Natale per i propri cari, significa finire in un girone dell’inferno fatto di richieste di essere aggiornati sui tempi e tentativi di rimborso”.

Per continuare a leggere l'articolo sostienici oppure accedi

Non ci sono commenti, inizia una discussione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Monica Pucci - 21 Novembre 2025