Sciopero violento
Attacco alla stampa da sinistra. Gli antagonisti devastano la redazione de “La Stampa” e lanciano letame
Violenza rossa nel giorno della protesta dei sindacati più di sinistra. Letame sparso nel cortile, poi l’irruzione in redazione con gli antagonisti torinesi scatenati: scrivanie devastate, scritte sui muri contro la stampa, la violenza del linguaggio contro un presidio di democrazia. Nel giorno dello sciopero generale del 28 novembre, a Torino circa cento contestatori si sono staccati dal corteo principale e hanno raggiunto la sede del quotidiano La Stampa per prenderlo di mira con un lancio di letame contro i cancelli e scritte sui muri, come “Giornalisti complici dell’arresto in Cpr di Mohamed Shahin”, in riferimento alla notizia di convalida di trattenimento, da parte della Corte d’Appello di Torino, dell’imam di via Saluzzo al Cpr di Caltanissetta. Ma non è finita lì. Gli antagonisti, tra cui molti pro-Pal, hanno sfondato una porta vetro, all’interno della redazione, esponendo striscioni con la scritta “Free Shahin” e “Fuck stampa”. Nella stessa giornata, l’ala sinistra degli antagonisti ha scatenato scontri anche a Venezia, all’esterno della sede della Leonardo, ma si sono registrati episodi di tensione in tutta Italia.
Assalto degli antagonisti alla redazione de La Stampa
La mobilitazione in favore dell’Imam Mohamed Shahin è stata l’ennesima dimostrazione di come gli attacchi alla stampa libera arrivino solo da sinistra. “Questa è la sede che lo ha dipinto come un terrorista, questa è stata la sede che si è appellata al vile strumento dell’islamofobia. Noi ci opponiamo a questa narrazione. Il giornalismo è finito, è diventato servo di questo Stato di polizia, la scriviamo noi la storia, riempiremo noi quei buchi narrativi”, ha urlato uno dei manifestanti, che hanno abbandonato la redazione solo all’arrivo della polizia in tenuta antisommossa. Di lì a poco il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha chiamato il direttore de La Stampa Andrea Malaguti per esprimergli la propria solidarietà e sottolineando il proprio rammarico e disappunto per quanto accaduto, L’azione è ritenuta “gravissima e del tutto inaccettabile” dal titolare del Viminale e per questo è stata avviata “una verifica approfondita su come si sono svolti i fatti”.
La condanna di FdI e del governatore Cirio
Tramite un comunicato, il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha condannato l’assalto degli antagonisti con molta durezza: “Quanto accaduto oggi alla redazione de La Stampa di Torino è inaccettabile. Ancora una volta c’è chi confonde il diritto al dissenso e all’espressione delle proprie idee con la violenza, gli attacchi e la devastazione”. “Atti che sono particolarmente odiosi quando hanno come obiettivo l’informazione, che è per tutti baluardo di libertà e democrazia. A La Stampa e ai suoi giornalisti, la mia piena solidarietà per quanto accaduto a opera dei soliti facinorosi a cui va invece la mia assoluta condanna”, ha concluso Cirio.
Ferma condanna anche da parte del sindaco di Torino, Stefano Lo Russo: “Solidarietà a nome della città di Torino a tutta la redazione, alle lavoratrici e ai lavoratori del quotidiano La Stampa”.