L'indagine
Amazon: perquisizioni in tutta Italia per presunti frodi fiscali e contrabbando di prodotti cinesi
La Guardia di Finanza ha perquisito la sede milanese e l'hub bergamasco nell’ambito di un'indagine, avviata dalla Procura di Milano, su presunte frodi doganali e fiscali legate a importazioni da Pechino
La Guardia di Finanza ha perquisito la sede milanese e l’hub bergamasco di Amazon, nell’ambito di un’indagine, avviata dalla Procura di Milano, su presunte frodi doganali e fiscali legate a importazioni dalla Cina. E’ quanto riporta Reuters, secondo cui, i procuratori sospettano che il gigante dell’e-commerce abbia agito come un “cavallo di Troia”, introducendo merci cinesi in Italia senza pagare Iva o dazi doganali.
Sequestrati 5mila prodotti
Gli agenti della GdF e dell’Agenzia delle Dogane hanno sequestrato circa 5.000 prodotti nel centro logistico di Cividate al Piano, nella provincia di Bergamo, e hanno sequestrato apparecchiature informatiche, presso la sede milanese, identificando il manager responsabile della movimentazione delle merci in Italia.
La società e-commerce – che non commenta direttamente la notizia – fa sapere attraverso fonti autorevoli che è impegnata a rispettare tutte le leggi e le normative vigenti, oltre che a collaborare pienamente con le autorità competenti.
Le accuse ad Amazon
In sostanza, nell’inchiesta, condotta anche dall’Agenzia delle Dogane, si ipotizza che Amazon, attraverso i suoi poli logistici, abbia movimentato in Italia, con i propri canali di trasporto o con quelli di altre imprese della logistica, centinaia di migliaia di prodotti cinesi che, attraverso un particolare schema societario, sarebbero arrivati in Europa senza pagare Iva e dazi.
L’indagine della Procura
Questa tranche d’indagine è scaturita dal filone principale, sempre coordinato dal sostituto Ramondini della Procura diretta da Marcello Viola, a carico di manager di Amazon e della stessa società per una presunta evasione fiscale da circa 1,2 miliardi di euro. Le Fiamme Gialle, in questo fascicolo, avevano già effettuato perquisizioni e acquisizioni di documenti per ricostruire, a partire dal 2019, la tipologia di business del colosso statunitense, a partire dalla suddivisione dei venditori e tracciando i percorsi della merce, per verificare se sia o meno stata rispettata la normativa relativa a tasse e imposte, come dazi doganali e Iva.
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