I dati
Agricoltura, lo straordinario primato dell’Italia: 44 miliardi di euro di valore aggiunto nel comparto
Fabio Vitale, direttore di Agea, mette in evidenza come nessun altro esecutivo abbia investito tanto in un settore così strategico
L’Italia stabilisce il record per gli investimenti in agricoltura, con oltre 44 miliardi di euro di valore aggiunto investiti nel comparto e con una forte ricaduta occupazionale. Il Direttore generale AGEA e Consigliere di Amministrazione INPS, Fabio Vitale, commenta i dati dell’Osservatorio dell’Istituto sul mondo agricolo.
Le parole di Vitale
Fabio Vitale ha commentato gli ultimi dati dell’Osservatorio pubblicato dall’Istituto sul mondo agricolo, sottolineando la capacità positiva del Governo Meloni di rilanciare il settore in una delicata congiuntura geoeconomica con ridefinizione delle filiere a livello globale. “Nessun Esecutivo ha mai investito tanto in agricoltura: 15 miliardi di euro,” ha affermato Vitale, evidenziando come l’Italia abbia raggiunto il primo posto in Europa nella capacità di generare valore aggiunto, superando i 44 miliardi.
L’impegno del ministro Lollobrigida
“Il Ministro Francesco Lollobrigida- prosegue Vitale-, attraverso il progetto ‘Coltivaitalia’ è attivamente impegnato nel recupero dei terreni abbandonati, circa 5 milioni di ettari, con l’obiettivo di reintrodurli nel circuito produttivo. Questa iniziativa, unita a investimenti e nuova capacità produttiva, mira a favorire il ricambio generazionale, sostenendo così la crescita del settore primario.
“Lotta all’economia sommersa, investimenti nel settore, aumento della produzione e ricambio generazionale sono le priorità; le strategie messe in campo stanno dando risultati,”.
“La prossima sfida consiste proprio nel valorizzare le superfici cosiddette elegibili-conclude il consigliere d’amministrazione dell’Inps– ma attualmente non utilizzate. In questa direzione va anche il protocollo d’intesa tra INPS, AGEA e INVIMIT. Questa strategia, in prospettiva, porterebbe alla creazione potenziale di nuove realtà produttive e sosterrebbe l’attuale trend di crescita occupazionale”.
Un valore anche identitario
I dati dell’Osservatorio e le parole di Vitale non rappresentano solo un successo economico rilevante ma anche la difesa di un valore identitario. L’agricoltura, dopo i disastri europei, ritorna a essere centrale nelle politiche di governo, con tutto ciò che ne consegue in termini culturali e politici. E non è una cosa di poco conto.
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