
Choc a Napoli
Violentata all’alba da un marocchino irregolare e con precedenti. Una turista e dei passanti la strappano dalle grinfie dell’orco
Una donna di 30 anni è stata assalita e abusata nei pressi di Porta Capuana da un immigrato nordafricano 29enne, poi arrestato grazie al coraggioso intervento di una passante francese, degli agenti e dei soccorritori. E la mamma della vittima non ha mancato di ringraziare quegli "angeli" che non hanno voltato lo sguardo, in sprezzo del pericolo e con generosità
Ancora una sopraffazione violenta, un’aggressione fisica tracimata in un abuso sessuale che grida vendetta. Stavolta succede a Napoli, da dove arriva la drammatica notizia di uno stupro avvenuto all’alba di domenica (12 ottobre) a Napoli, in una zona delicata come Porta Capuana. Una vicenda di orrore e brutalità, che almeno in parte si è presto intrecciata a un racconto di straordinaria solidarietà civile.
Choc a Napoli, 30enne violentata all’alba di domenica
Questi i fatti: sono le cinque del mattino quando un ‘immigrato nordafricano aggredisce una donna di 30 anni e ne abusa in un’area da tempo in attesa di riqualificazione. Tuttavia, come preannunciato, il buio della cronaca nera è stato squarciato dalla luce del coraggio di passanti e soccorritori. La vittima, infatti, è stata strappata dalle grinfie del suo aguzzino dall’intervento di una donna che, insieme a una guardia giurata, ha compreso la gravità della situazione e ha allertato la polizia. Non è un caso allora se, a seguito dell’arresto dell’aggressore – un marocchino di 29 anni, bloccato dai cittadini mentre tentava la fuga – la madre della vittima abbia voluto ringraziare pubblicamente, tramite un post sui social, quelle persone che ha definito «angeli», trasformando la vicenda drammatica in un esempio di quanto l’umanità e la prontezza possano fare la differenza. Sempre.
Solo il coraggio di un turista francese e dei passanti evita il peggio
Ma riavvolgiamo al nastro e torniamo a quei terribili istanti. Sono le cinque del mattino, a Napoli, nei pressi di Porta Capuana, quando una donna di 30 anni viene aggredita e violentata. La vittima, a quanto si apprende, sarebbe stata seguita e abusata in quelle ore che separano la notte di sabato 11 ottobre dalla domenica. L’aggressore, identificato come un uomo di 29 anni, di origine nordafricana (marocchina), senza fissa dimora e privo di regolare permesso di soggiorno, con precedenti di polizia, è stato bloccato da alcuni passanti mentre tentava la fuga, in attesa dell’arrivo delle forze dell’ordine.
L’intervento della polizia e la corsa in ospedale per le cure del caso
L’allarme è scattato dopo che una passante (identificata come una donna che andava al lavoro, che ha allertato una guardia giurata in Piazza Enrico De Nicola), accortasi di quanto stava accadendo, ha chiamato aiuto. La vittima quindi è stata assistita dalla polizia e trasportata all’ospedale Pellegrini e successivamente al Cardarelli, per le cure necessarie. Il suo racconto e l’analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona hanno infine permesso l’identificazione e l’arresto del responsabile.
Violentata all’alba a Napoli, il coraggio di chi non ha voltato lo sguardo
Ma non è tutto. Perché a seguito del drammatico evento, la madre della vittima ha pubblicato un post anonimo sui social per esprimere profonda gratitudine ai tre «angeli» intervenuti. Per l’umanità e la generosità dimostrate. I ringraziamenti allora si sono indirizzati in primo luogo ad Alice, una giovane turista francese (una ciclista sembra) che non ha esitato a intervenire con coraggio nel pieno della colluttazione tra vittima e carnefice, chiamando polizia, prima. E accompagnando la 30enne aggredita in ambulanza, subito dopo. Fornendo peraltro supporto in ospedale fino all’arrivo della madre della donna.
La quale poi, ancora, non ha mancato di ringraziare i due agenti della polizia (della “volante 6”), che hanno sostenuto madre e figlia per ore in modo amorevole. Come pure i dovuti riconoscimenti sono andati anche a una dottoressa della questura di Via Medina per la delicatezza mostrata durante la denuncia.
L’aggressore bloccato e, dopo la mamma della vittima, il ringraziamento del prefetto ai cittadini intervenuti
Infine, il Prefetto di Napoli Michele di Bari, ha ringraziato ufficialmente i cittadini intervenuti per aver bloccato l’aggressore. Sottolineando il dovere civico di non «voltarsi dall’altra parte». E garantendo che i controlli sul territorio per il contrasto alla violenza e alla criminalità saranno intensificati. Eppure, l’orco di turno, capace di improvvisarsi e palesarsi all’ultimo, è sempre dietro l’angolo…